Gregucci: "Lazio, niente paura. A Napoli per vincere"

La Lazio va a fare visita al Napoli, il match di domenica al San Paolo è sconsigliato ai deboli di cuore. In gioco una stagione intera, un campionato da decidere in 90 minuti. Un'impresa, proprio come è scritto nel DNA biancoceleste. "Non è semplice. La prima ricerca sarà ritrovare le condizioni psicologiche giuste per tirare fuori il massimo - esordisce Angelo Adamo Gregucci ai microfoni del Corriere dello Sport -. Dissi a chi è più laziale di me che Pioli avrebbe fatto un lvoro eccezionale, ha fatto pensare e ci sta facendo pensare da grandissima squadra. E' una partita secca, i giocatori non devono guardare quanto vale, sarebbe un errore. La Lazio ha dimostrato di poter lottare con la Juventus, è andata più vicina di tutti a contendere un trofeo ai campioni. Una sconfitta cancellerebbe tutto? No, la Lazio ha fatto tante buone cose, ha dato dimostrazioni di calcio, ha riempito lo stadio. Se andrà in Champions, avremo nobilitato lo spirito sportivo perchè abbiamo sempre giocato per vincere.

Se non ce la faremo sarà una squadra che deve ancora raggiungere la maturità". Qualcuno imputa a questa squadra una mentalità troppo offensiva, il non sapersi accontentare che in certi casi può fare la differenza, ma Gregucci non è d'accordo. "Il nostro allenatore ci ha insegnato che si gioca per vincere sempre, dopo il pareggio al derby i giocatori potevano stare abbracciati 3 minuti sotto la Nord e invece ci siamo sbrigati a rimettere il pallone a centrocampo. E' la nostra mentalità, è un percorso di crescita, il bagaglio vissuto si trasforma in una palestra, hai dimostrato una mentalità, la metti nel tuo file sapendo che in futuro la squadra saprà leggere. Pioli ha fatto in pochi mesi un percorso che altri affrontano in tre anni. Ora bisogna dare compattezza, da questa esperienza con tre partite così importanti in pochi giorni dovrà trarne una lezione per un'interpretazione diversa in futuro perchè sono convinto che la Lazio tornerà a giocare partite importanti in pochi giorni". Infine un parallelo sugli spareggi, giocati sempre a Napoli. "Si lottava per restare in piedi come storia. Ricordo il tipo di responsabilità che avevamo, se la Lazio doveva sparire. Qui ci si gioca la Champions, l'unica cosa che non deve mancare è la convinzione. Giochiamo tutto sino alla fine e sino all'ultimo minuto, al massimo delle potenzialità, con serenità, con la nostra forza. Ce la siamo giocata con tutti per vincere"