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Lazio, approvata la semestrale: il segno "meno" è di quasi 12 milioniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 28 febbraio 2015, 07:20Editoriale
di Stefano Fiori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Lazio, approvata la semestrale: il segno "meno" è di quasi 12 milioni

Pubblicato il 27/02 ore 14

Un segno rosso, una freccia in giù per 11,85 milioni di euro. Questo il dato più rilevante che emerge dalla Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2014, approvata ieri sera dal Consiglio di Gestione della S.S. Lazio. Il risultato netto risulta infatti negativo per quasi 12 milioni di euro. Il patrimonio netto è invece di 3,88 milioni, mentre la situazione finanziaria è negativa per 18,68 milioni (contro i -16,86 milioni dello scorso giugno). Per quanto riguarda il giro di affari consolidato, i 38,08 milioni al 31 dicembre fanno registrare un decremento di 5,71 milioni rispetto allo stesso periodo della stagione precedente. Il motivo è semplice: “mancata partecipazione alla Europa League”.

RICAVI - Spulciando anche tra le voci del fatturato, vediamo come le gare abbiano portato ricavi per 2,93 milioni, i diritti Tv e altre concessioni 26,23 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità e royalties 4,24 milioni, altri ricavi 4,69 milioni. Il totale dei ricavi è quindi di 38,617 milioni, contro i 49,985 nello stesso periodo della scorsa stagione.

COSTI - Aumentano di poco i costi operativi, a quota 40,83 milioni. Ciò è dovuto, in particolare, all’incremento del costo del personale; anche in questo caso, la causa è facilmente intuibile: “mancate cessioni di diritti alle prestazioni sportive di tesserati della prima squadra non rientranti più nel nuovo progetto tecnico sia per offerte non corrispondenti al giusto valore di mercato sia per dinieghi da parte dei calciatori stessi”. La voce “Altri Costi di gestione” presenta invece un decremento dovuto, fra l’altro, alla diminuzione dei costi di prestazioni di servizi e delle manutenzioni al centro sportivo.

CAMPAGNA TRASFERIMENTI ESTIVA E INVERNALE - Aumenta invece il valore del capitale immobilizzato: 121,03 milioni, con un incremento di 8,64 milioni rispetto al 30 giugno 2014, dovuto all’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei tesserati. Voce che fa registrare un valore di 43,06 milioni. Si arriva così al capitolo della campagna trasferimenti, che ribadisce l’entità delle operazioni portate a termine in estate e già rese note nelle precedenti relazioni finanziarie. Successivamente al 30 giugno 2014, la Lazio ha acquisito le prestazioni a titolo definitivo di cinque giocatori per 11,75 milioni: si tratta degli acquisti di Stefan De Vrij, Marco Parolo, Santiago Gentiletti, Filip Djordjevic ed Edson Braafheid. Nel dettaglio, possiamo scoprire gli effettivi costi delle singole operazioni. De Vrij è costato finora 6,5 milioni di euro (a cui si aggiungerebbero dei bonus in caso di accesso in Europa); Parolo è arrivato dal Parma per 4,5 milioni; Gentiletti solamente 750 mila euro; lo svincolato Braafheid ha comportato un esborso di 100 mila euro. A saltare agli occhi sono gli 1,8 milioni di euro spesi per Djordjevic, anch'egli arrivato a Roma da svincolato. L’acquisto della seconda metà di Antonio Candreva dall’Udinese è invece costata 4 milioni, mentre il prestito di Dusan Basta - sempre dall’Udinese - ha portato a un esborso di 500 mila euro (con obbligo di riscatto al termine della stagione). La relazione illustra anche l’entità delle operazioni portate a termine nell’ultima finestra invernale di mercato: tra l’acquisizione in prestito con obbligo di riscatto di Mauricio, il ritorno alla base di Brayan Perea e la cessione in prestito con diritto di riscatto di Alvaro Gonzalez al Torino, si registra un segno positivo di 50 mila euro.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE - Per quanto riguarda i “Rapporti con parti correlate”, questi sono i dati relativi alle società con cui la Lazio intrattiene rapporti: Roma Union Security (servizio di vigilanza), costo di 310 mila euro e debito per 80 mila euro; Gasoltermica Laurentina (manutenzione del centro sportivo, dei negozi e della gestione magazzino merci della rete commerciale), costo di 450 mila euro e debito di 30 mila euro; Omnia Service (servizio mensa), costo di 530 mila euro e debito di 210 mila euro; Linda (servizi di assistenza ai sistemi informatici, processi organizzativi e logistici aziendali e gestione del magazzino area tecnica), costo di 270 mila euro; Lazio Snam Sud (servizi finanziari, amministrativi e vigilanza non armata), acconti per 1,64 milioni e costo di 200 mila euro; Bona Dea (servizi di amministrazione del personale), costo di 100 mila euro; Salernitana (utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari nell’obiettivo anche dell’impiego e valorizzazione del proprio patrimonio sportivo soprattutto del settore giovanile), costo di 720 mila euro e debito di 300 mila euro.

PROBLEMATICHE DI NATURA FISCALE - La relazione presenta anche la voce “Problematiche di natura fiscale”. Come sottolinea MilanoFinanza.it, si tratta di due cause finite in Cassazione col Fisco, entrambe sull’Irap legata alle plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori. In entrambi i casi, sono stati accolti i ricorsi presentati dalla Lazio: la società non ha provveduto ad effettuare accantonamenti. C’è anche un capitolo riguardante le “Cartelle esattoriali”: nel corso delle stagioni 2003/2004 e 2004/2005 sono state notificate tre cartelle esattoriali, per un valore complessivo di 148,81 milioni di euro in relazione agli importi dovuti per Irpef. “Tali importi - si legge nella relazione - sono stati inseriti nella transazione tributaria e pertanto sono sospesi”.

PASSIVITA' POTENZIALI - Sotto questa voce ricadono i contenziosi relativi al licenziamento di Vladimir Petkovic e dei suoi collaboratori. "Il rischio di soccombenza finale - si legge - è stato valutato solo come possibile" e pertanto "non si è provveduto ad effettuare accantonamenti". Si aggiunge a questo anche un decreto ingiuntivo (1,60 milioni) a fronte delle competenze richieste da un intermediario: anche in questo caso, il rischio di soccombenza è stato valutato solo come possibile.

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