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PRIMAVERA - Inzaghi sogna il bis: un'altra coccarda per entrare nel mitoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
venerdì 24 aprile 2015, 07:20Settore giovanile
di Andrea Centogambe
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it

PRIMAVERA - Inzaghi sogna il bis: un'altra coccarda per entrare nel mito

Pubblicato alle ore 00.30

La Città Eterna non tratterrà il respiro come in occasione del 26 maggio 2013, l'ansia e la paura non s'impadroniranno di ogni angolo della Capitale. Il biondo Tevere continuerà a scorrere, il Colosseo a incantare turisti, la Fontana di Trevi a custodire desideri. Un'eresia paragonare la Coppa Italia Primavera a quella dei grandi, in quel derby la posta in palio era inestimabile. Ma i baby di Lazio e Roma non vogliono essere da meno, la prima volta allo Stadio Olimpico va onorata al meglio per non avere rimpianti. C'è una fetta di supremazia cittadina da conquistare, perché quando il biancoceleste incontra il giallorosso non è mai una partita qualunque. La Lazio di Simone Inzaghi contro la Roma di Alberto De Rossi, la detentrice del trofeo contro la capolista del Girone C. Due tra i settori giovanili più floridi d'Italia si affrontano per la prima volta in una finale, raggiunta dopo aver sconfitto Juventus (la Lazio) e Atalanta (la Roma). Cinque scudetti, due Coppa Italia e una Supercoppa recita il curriculum laziale; sette scudetti, quattro Coppa Italia e una Supercoppa il tesoretto romanista. Solo una dovrà far spazio in bacheca.

BIS - Ha riportato a Roma la Primavera Tim Cup, ha messo le mani sulla prima Supercoppa di categoria della storia laziale, ha sfiorato lo Scudetto fermandosi a una manciata di minuti dall'atto conclusivo. Simone Inzaghi non s'è saziato, ci ha preso gusto ad alzare il gomito. Il 7 gennaio del 2014 diventava ufficialmente l'allenatore della Lazio Primavera, solo poche settimane dopo avrebbe conquistato il suo primo trofeo. È il 9 aprile del 2014 quando il Franchi di Firenze si tinge di biancoceleste, al 3-1 di Formello fa seguito il 4-2 rifilato alla Viola a domicilio. Dopo 35 anni la coppa nazionale riprende la via dell'Urbe, Simone Inzaghi eguaglia Roberto Clagluna. Che nel 1979, alla guida delle giovani aquile, aveva superato l'Inter: all'andata (si giocò a Como) finì 2-2, al ritorno (match disputato al Campo Maestrelli di Tor di Quinto) 2-1 per i capitolini. Era la Lazio di Pochesci, Tassotti e Perrone, ma soprattutto del “Sor Umberto” Lenzini. Ci sono voluti anni per bissare quel successo, sono serviti i gol di Lombardi, le intuizioni di Crecco e la classe di Minala. Inzaghino sogna la doppietta in appena due anni, s'affiderà a Tounkara, Palombi e Oikonomidis per diventare il primo allenatore della Lazio Primavera a vincere due Coppa Italia. Impossibile ignorare quel profumo di primato.