Stankovic a LLSN: "Alla Lazio abbiamo scritto la storia. Magari un giorno torno da allenatore con Sinisa..." - VIDEO

AGGIORNAMENTO ORE 22,05 - Prima di scendere in campo, Dejan Stankovic è poi intervenuto in esclusiva anche ai nostri microfoni: “Bellissima serata. Tornare qui e vedere lo stadio pieno ti fa rivivere le emozioni di una volta. Mi ha fatto piacere anche rivedere il presidente e i compagni di sempre. Sono cresciuto qui, sono arrivato giovane avevo solo 20 anni. La società mi ha fatto crescere e ho vinto tanti trofei tra cui lo Scudetto e la Supercoppa contro il Manchester". Differenze evidenti tra quel passato e il presente biancoceleste: "Sono passati tanti anni ed è cambiato tutto e tanto. I nostri sono stati anni importantissimi. Ho giocato in una squadra spettacolare. Eravamo in venti, tutti però erano molto bravi". Capitolo Inzaghi, il serbo ribadisce: "Io mi fido di quello che ho visto. A me piace, ha perso dove era comprensibile perdere. Poi decide la società, non ho niente contro Prandelli, ma io confermerei Simone. Se tornerò un giorno da allenatore? È ancora molto presto. È sempre un piacere tornare a Roma, quindi chi lo sa. Mai dire mai. E magari torno con Sinisa…”.

Gran galà di stelle questa sera all’Olimpico. Tra queste, brilla anche quella di Dejan Stankovic, centrocampista biancoceleste del secondo scudetto. Raggiunto dai cronisti presenti all’esterno dell’hotel, l’attuale dirigente nerazzurro ha parlato dell’evento di questa sera, soffermandosi in primis sul suo ex compagno di squadra Simone Inzaghi: “Per me merita di essere confermato in panchina. È ovvio, la decisione spetta ai piani alti, ma io dico di sì. Avevo un rapporto bellissimo con i tifosi – prosegue il serbo –, abbiamo scritto un po’ di storia qui alla Lazio”. Poi sull’amico Mihajlovic: “Sinisa al Toro? Sembra di sì, l’ho sentito un paio di giorni fa ed era in trattativa. Vediamo se andrà a buon fine. Se poteva essere l’uomo giusto per la Lazio? Non lo so, queste situazioni le conoscete meglio di me. Non abbiamo parlato di Lazio. Se ci fosse stato qualcosa me l’avrebbe detto”. Poi su un suo possibile ritorno alla Lazio in futuro: “Perché no, qui non ho fatto niente di male anzi ho fatto bene. Per adesso sto all’Inter. Sono a Milano da 12 anni con la mia famiglia, in un club in cui ho scritto la storia. Ma se un giorno dovessero chiamarmi non dirò di no”. Sull’attualità, ruba la scena l’exploit di Simeone con il suo Atletico Madrid, impegnato nella finale di Champions contro il Real Sabato prossimo: “Diego sta preparando la finale. È per lui la partita della vita, venire oggi a Roma sarebbe stato impossibile”. Poi conclude: "Milinkovic mio erede? Perché no, può farcela".