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FOCUS - Tre attaccanti e un flop: la Lazio segna poco e pareggia tantoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 8 febbraio 2016, 07:07Il punto di
di Francesco Bizzarri
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it

FOCUS - Tre attaccanti e un flop: la Lazio segna poco e pareggia tanto

Pubblicato il 07/02 alle 11.07

Ora la Lazio ha perso il treno per l’Europa. Manca l’ufficialità certo, ma il quinto posto è ancora più lontano dopo il pareggio contro il Genoa. E mentre si distribuiscono colpe a destra e a manca, i dati della squadra continuano ad essere negativi.

INDOVINA CHI SEGNA? - Pronostici alla mano, i gol degli attaccanti sono sempre i più quotati. In casa biancoceleste invece, le punte vere e proprie la porta non la vedono quasi mai. Klose, Djordjevic e Matri, 5 reti da spartire. Le statistiche rimangono sempre quelle, nessun nuovo aggiornamento. Ecco perché quella contro il Grifone è stata la terza partita consecutiva senza gol segnati: è la prima volta che succede sotto la gestione Stefano Pioli.

FALSO ATTACCANTE, VERO PROBLEMA - Udinese, Napoli e Genoa, tre match che hanno mostrato i veri limiti di questa Lazio 2015/2016. Come riporta Lazio Page, anche contro il Grifone i biancocelesti hanno fatto appena 2 tiri in porta, 3 in totale nelle ultime 3 uscite. Insomma, qualcosa non va e pare che il problema non sia risolvibile a breve. E se Pioli, per sua stessa ammissione ha sempre detto che le partite vanno affrontate all’attacco, con coraggio e sfrontatezza, alla fine arrivano invece tanti pareggi. Ad oggi sono 6 quelli in campionato, gli stessi arrivati durante tutta la passata stagione in Serie A.

PARAGONE INGOMBRANTE - Le cavalcate di Felipe Anderson, i gol di Mauri, quelli di Klose e Candreva e la difesa controllata da Stefan de Vrij. Quella era una favola, oggi è un incubo. Giornata numero 23, campionato 2014/2015: la Lazio ha 37 punti, è quinta in classifica e ha uno dei migliori reparti offensivi con all’attivo 38 gol. Voltiamo pagina e arrivano i brividi: oggi 34 punti, appena 3 in meno dello scorso anno, ma solo con 29 reti segnate. Questa è un’altra Serie A: le squadre davanti corrono spietate, la concorrenza è aumentata con il rientro (normale) di Inter e Milan, che lo scorso anno zoppicavano e non poco. Con meno posti liberi la squadra di Pioli è rimasta al palo. Sembra una di quelle bici lasciate incatenate ai lampioni della città, che potrebbero correre ma non lo fanno. Ora la speranza è che non si arrugginisca lì, sotto le forti critiche. E che nessuno arrivi a smontarla per prendere qualche prezzo pregiato. Così sarebbe davvero una beffa.