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Lazio, solo la vittoria: Keita e Lulic decidono all'Olimpico, ma quanta sofferenza...TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 26 settembre 2016, 07:00Editoriale
di Carlo Roscito
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it

Lazio, solo la vittoria: Keita e Lulic decidono all'Olimpico, ma quanta sofferenza...

Pubblicato ieri alle 17:00

ROMA - La Lazio vince, sì. Bene i 3 punti, ok. Bene il gol di Keita su azione di Felipe Anderson e l’inserimento del raddoppio di Lulic, ci mettiamo pure questo. Ma da qui a dire che convince e mostra progressi rispetto a San Siro, ce ne passa. Finisce 2-0 all’Olimpico. L’Empoli è fluo, le maglie arancioni si vedono nella metà campo biancoceleste ed evidenziano le problematiche biancocelesti fino al 90’. Così come i pericoli di un pareggio che i toscani avrebbero strameritato. La Lazio gioca bene 10 minuti, quelli in cui segna il gol del vantaggio e crea almeno un altro paio di occasioni importanti. È il 30’, Felipe sfonda sulla destra, il suo cross viene respinto sui piedi di Keita: il senegalese stoppa e fulmina Skorupski con il destro. Il raddoppio lo firma Lulic nel finale. Ma per tutta la gara la Lazio abbassa troppo il proprio baricentro, lancia troppo in avanti, porta troppo palla quando può far male in ripartenza. Insomma, troppo poco nonostante il risultato pieno.

FORFAIT. La partita inizia con l’infortunio di Biglia. Sempre la solita domanda: perché rischiarlo se non è al 100%? L’argentino dura 8 minuti: tentativo di allungo, ma l’unica cosa che si allunga è il suo polpaccio. Stiramento e nuovo stop. Basta con i recuperi affrettati, l’errore si ripete da almeno due stagioni. Al suo posto entra Cataldi, in ballottaggio fino alla vigilia con il capitano in queste condizioni. La Lazio è spenta, il 3-5-2 non convince come contro il Pescara. I lanci lunghi si sprecano, la squadra di Inzaghi si basa soltanto sugli spunti di Felipe Anderson e Keita. Gli uomini di Martusciello ci provano con Gilardino di testa (bravo Strakosha d’istinto, Radu era stato bruciato dall’attaccante), poi con Bellusci sugli sviluppi di una punizione. La mira dell'Empoli è imprecisa. Per fortuna. Wallace, de Vrij e Radu giocano per la prima volta insieme, i movimenti difensivi non sono perfetti. Il muro comunque resiste.

PATEMI. Nella ripresa non cambia lo spartito. Pucciarelli colpisce una traversa clamorosa con il destro al volo. Strakosha è provvidenziale almeno due volte. Nel finale salverà il vantaggio ancora su una girata di Pucciarelli (il migliore dell’Empoli). Lulic, Keita e Immobile si incaponiscono, puntano la porta senza aspettare i compagni che guardano da lontano senza accompagnare l’azione. La Lazio è chiusa dietro, con i denti e un pizzico di buona sorte tiene la porta imbattuta. Wallace a corpo morto salva quasi sulla linea. Il gol della liberazione arriva al 90’ con Lulic: la palla si impenna in area, il bosniaco anticipa di testa l’uscita di Skorupski e mette dentro il 2-0. Il cross dalla destra era partito dal piede di Lombardi, schierato a 5’ dalla fine sulla destra al posto di Felipe Anderson. La Lazio era passata al 3-5-1-1 con Milinkovic a supporto di Immobile e Lukaku (entrato per Keita) sull’out mancino con Lulic mezzala. 3 punti, una sofferenza infinita. La necessità di migliorare in fretta.