Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / Il punto di
FOCUS - Goodbye Onazi: quel ragazzo di Lagos che è diventato grande nella LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 3 agosto 2016, 07:25Il punto di
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it

FOCUS - Goodbye Onazi: quel ragazzo di Lagos che è diventato grande nella Lazio

È nato a Lagos, la città più grande della Nigeria, il giorno di Natale. Il padre lo voleva ingegnere o avvocato e non hai mai visto una sua partita prima del 2009. Ma Eddy Onazi ha sempre avuto la passione per il calcio. Così come per la musica gospel. È molto religioso e da bambino cantava spesso in chiesa. A Roma hanno imparato a conoscerlo. È arrivato sotto l’ombra del Colosseo a 19 anni.

UN NIGERIANO A ROMA - La Lazio lo aveva visto al Mondiale Under 17 del 2009: era rimasta impressionata. Lo portò a Formello due anni dopo, insieme al suo connazionale Emmanuel Sani. Entrambi sono cresciuti nel My People, un club nigeriano fondato dal profeta T.B. Joshua. Onazi arriva in biancoceleste i primi mesi del 2011. Basta poco, alla Lazio, per capire di aver trovato un talento molto interessante e a maggio dello stesso anno lo blinda con un contratto di 5 stagioni. L’esperienza in Primavera non dura molto: 27 partite, 12 gol. Numeri impressionanti, che convincono Edy Reja a lanciarlo nel palcoscenico dei grandi. Onazi esordisce in Serie A il 6 maggio 2012 , in un Atalanta-Lazio vinto 0-2 dai biancocelesti. Entra all’86esimo per sostituire Lulic: pochi minuti, ma tante emozioni.

EMOZIONAZI - Di emozioni, da quel momento in poi, ne vivrà molte.  Dall’esordio in Europa League contro il Mura 05, a quello in Nazionale. Poi, la prima da titolare con i biancocelesti, in un palcoscenico niente male: White Hart Lane contro il Tottenham. Fino ad arrivare al primo gol, il 7 marzo 2013 negli ottavi dell’ex Coppa Uefa, in casa dello Stoccarda. La prima gioia in Serie A arriva invece a San Siro contro l’Inter, nella penultima di campionato: un gran tiro da fuori che non lascia scampo ad Handanovic. Di gol, in totale, con la Lazio ne ha fatti 7 in 110 presenze. I tifosi ne ricordano soprattutto uno. La Lazio riparte in contropiede al San Paolo, dopo un contrasto la palla entra in area passando tra due difensori partenopei, Onazi la insegue, in una frazione di secondo cambia piede d’appoggio e con il piattone la infila in porta. È il terzo gol della Lazio contro il Napoli nell’ultima giornata di Serie A 2014-15. Qualche minuto dopo Klose chiuderà la pratica: un 2-4 finale che manda i biancocelesti ai preliminari di Champions League.

IL SALUTO AI LAZIALI - Di gol non ne ha fatti tantissimi Onazi, ma ognuno ha avuto il suo significato. E oggi, salutandolo, è giusto ricordarne anche un altro. Nell’ottobre 2013 segna nuovamente in Europa, in un rocambolesco 3-3 tra Lazio e Trabzonspor. Si giocava al Husein Avni Aker di Trebisonda, uno stadio che conta quasi 25 mila persone e dove ora Eddy giocherà più spesso. I suoi nuovi tifosi sperano che manterrà il feeling con il gol. Quelli vecchi invece, i laziali, lo hanno sempre sostenuto. Lui lo sa, li ha ringraziati. Lo aveva già fatto in campo, sudando e dando il massimo ogni volta. In cinque anni con la maglia biancoceleste ha vissuto momenti intensi: il 26 maggio è uno di questi, difficilmente il nigeriano riuscirà a riprovare quelle sensazioni. Ora ha di fronte una nuova avventura. A Trebisonda lo aspettano. Le sue parole di addio ai laziali trapelano quella semplicità e sincerità che il popolo biancoceste ha sempre aprrezzato e Onazi ci spera... che magari è solo un arrivederci.