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FOCUS - Milinkovic, compleanno nella Capitale: uno spaccapartite sfrontato, Inzaghi lo vuole al derbyTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 28 febbraio 2017, 07:10Editoriale
di Laura Castellani
per Lalaziosiamonoi.it

FOCUS - Milinkovic, compleanno nella Capitale: uno spaccapartite sfrontato, Inzaghi lo vuole al derby

Pubblicato il 27/02 alle ore 15.45

Un gigante, eppure ha solo 22 anni. Sergej Milinkovic Savic, il Sergente, come lo chiama la Lazio sui social network, augurandogli buon compleanno. Imponenza è la parola d'ordine: ci mette un fisico di 192cm e un pizzico di strafottenza, tra sé e gli avversari. Ventidue anni compiuti oggi, gli ultimi due trascorsi nella Capitale: ne è passato di tempo, dalle perplessità scatenate durante il precampionato agli ordini di Pioli. Ringraziamenti speciali a Pradè che non pregava nessuno: quelle lacrime e quella trattativa saltata con la Fiorentina (prima vittima in Serie A di Milinkovic, ironia della sorte) hanno regalato alla Lazio il miglior giovane centrocampista d'Europa, parola di Whoscored.

NON SOLO DI TESTA - Corre, si fa vedere in fase di interdizione, ma anche lì davanti, pronto a inserirsi e servire il proprio piatto forte: micidiale nel gioco aereo, ma senza disdegnare nemmeno il gol di piede. Agognato in quanto merce più rara rispetto al colpo di testa, ma provvidenziale quando serve a riportarsi in vantaggio nel match di Coppa Italia contro il Genoa. Per non parlare del gol contro il Palermo che regala alla Lazio i tre punti: appena due centri giocati a terra in questa stagione - su cinque totali - ma per Inzaghi sono preziosissimi per l'economia delle gare in cui vengono realizzati. Milinkovic lo spaccapartite: ha funzionato così contro Atalanta, Samp, Palermo e Genoa. Segnare va bene, ma non gli basta: Sergej aiuta anche i compagni a farlo. Basta pensare alla sfida contro la Fiorentina: suo l'assist per Keita che apre la sfida. E il rigore con cui la Lazio raddoppia, lo trova ancora Milinkovic. 

MERCATO - Con la Lazio timbra 61 presenze, su 101 totali nel calcio professionistico. Non ci sono dubbi, il club capitolino lo ha lanciato, adesso vuole tenerselo stretto e puntarci il proprio futuro. Al termine dell'anno, infatti, arriverà il rinnovo con conseguente ritocco dell'ingaggio. Il ragazzotto serbo è una risorsa: 8 gol in biancoceleste, uno ogni 7.62 partite. Per non contare le azioni gol nelle quali ha lasciato lo zampino: 6 assist totali dal suo arrivo nella Capitale. Sarà per questo che il centrocampista, a gennaio, era finito sui taccuini di mezza Liga. E che Juventus, Inter e Milan continuano a osservarlo. Niente da fare, però: per l'appena ventiduenne, c'è solo la Lazio.  

JOLLY - Annaffiato da Pioli, coccolato da Simone Inzaghi: durante la scorsa stagione il serbo si guadagna minuti e spazio, ma è quando l'attuale tecnico lo scala trequartista che Milinkovic si ritrova ad agire nel ruolo che gli è più congeniale. Il mister lo fa esprimere in questa veste - con l'Atalanta all'Olimpico, per esempio, mette in campo una prestazione maiuscola con tanto di gol del pareggio - ma approfitta della versatilità del suo centrocampista collocandolo stabilmente alla sinistra di Lucas Biglia nel 4-3-3. Se l'anno scorso aveva iniziato a farsi apprezzare dal pubblico biancoceleste, è durante questo campionato che il classe '95 è in completa ascesa.

DERBY - Adesso la prova del 9. Vi ricordate quel pizzico di strafottenza? Inzaghi spera di rivederla anche mercoledì contro la Roma. Perché nella sfida in Campionato, il serbo era apparso troppo remissivo nei contrasti. Una sfida nella quale servirà tanto carattere. Il suo: la Lazio sarà condannata a scendere in campo senza i veterani più "cattivi", né Radu né Lulic saranno a disposizione. Pochi gli elementi di personalità sui quali Inzaghino potrà contare, in una sfida in cui saranno invece più che necessari. A dicembre, nella ripresa, Sergej si era affievolito: un errore che non si può commettere in una semifinale. Ieri è stato l'unico che il mister ha deciso di preservare, facendolo partire dalla panchina: "L’ho tutelato un po’ per il derby, per noi è tanto importante, è uno che in mezzo al campo spende tanto". Impossibile rinunciare al Sergente nella stracittadina. Su questo non ci piove.