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ESCLUSIVA Radiosei - Oddi: "Speriamo non sia stato un calo fisico, davanti c'è un ciclo duro. Derby? Si vince con il cuore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 28 febbraio 2017, 07:40News
di Laura Castellani
per Lalaziosiamonoi.it

ESCLUSIVA Radiosei - Oddi: "Speriamo non sia stato un calo fisico, davanti c'è un ciclo duro. Derby? Si vince con il cuore"

Pubblicato il 27/02 alle ore 21.08

La Lazio si mette alle spalle la vittoria con l'Udinese, adesso c'è tempo solo di pensare al derby. I biancocelesti torneranno in campo mercoledì per disputare la semifinale di Coppa Italia. Di fronte una Roma in forze, i laziali non partono con il favore dei pronostici. Niente di grave, ne è convinto Giancarlo Oddi: "Arrivano meglio di noi, ma il derby è particolare, è una gara in cui si azzera tutto - sentenzia ai microfoni di Radiosei - La strategia fa la differenza sempre, ma la stracittadina è una gara che si vince più con il cuore. Mi ricordo quel derby con Papadopulo in panchina, in cui Giannichedda giocava centrale difensivo, cosa che non aveva mai fatto. La Lazio vinse.Tante volte è capitato che quella meno in forma vincesse. Cerchiamo di non prendere gol in casa, ma se non c'è il cuore è dura. La Roma è cresciuta molto, Dzeko è diventato devastante. I giallorossi hanno una panchina più lunga, mentre noi abbiamo qualche problemino su questo.

La partita di ieri mi preoccupa, ho visto alcuni con i crampi. Non vorrei che la squadra fosse un po' senza benzina. Mi auguro che sia il derby ravvicinato ad aver influito molto sulla condizione psicologica dei ragazzi, significherebbe che la cosa non è fisica. Abbiamo di fronte un ciclo difficile che non si esaurisce con il derby, sarebbe un peccato vanificare tutto il lavoro fatto finora". Via ai ricordi, Giancarlo Oddi racconta i suoi derby: "Da giocatore ricordo quando eravamo a 8 punti come la Roma (12 novembre 1973, ndr). Noi venivamo dalla B, allo stadio c'era uno spicchio di Curva Nord popolata da laziali, in uno stadio completamente romanista. Vincemmo 1-0, quando nessuno se l'aspettava. Andammo sotto ai nostri tifosi per esultare, ci arrivò di tutto dagli avversari! Da allenatore, ricordo la stracittadina con Materazzi e il gol di Di Canio. Eravamo una squadra raffazzonata ma vincemmo".