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Tutto troppo facile: la Lazio gonfia il petto e sfila all'Olimpico, Palermo koTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 24 aprile 2017, 07:04Il punto di
di Laura Castellani
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it

Tutto troppo facile: la Lazio gonfia il petto e sfila all'Olimpico, Palermo ko

Pubblicato ieri alle 16:54

Un evento che non capitava da vent'anni, da quel Lazio-Reggiana del 1997. Cinque gol nel primo tempo, i biancocelesti dominano il campo e rispediscono l'Atalanta in quinta piazza. Il pomeriggio all'Olimpico parte in maniera surreale, con quel mutismo da brividi di uno stadio che in silenzio piange il ciclista Michele Scarponi scomparso ieri mattina. Poi il fischio d'inizio, l'Olimpico si rianima dopo un commovente torpore e la Lazio non perde tempo: doppietta di Immobile, tripletta di Keita, risultato tondo tondo nella prima mezz'ora di gara. Due disattenzioni nella ripresa, che tutto sommato contano poco per l'economia e per il risultato della gara. Poi il sigillo sulla vittoria di Luca Crecco. Ieri la sconfitta dell'Inter, il Milan che si ferma con l'Empoli. Solo l'Atalanta tiene il passo: ma questa Lazio non si ferma.

MANITA - Il quarto posto dell'Atalanta è destinato a durare una manciata di ore. Il Palermo ci prova ad affacciarsi dalle parti di Strakosha, ma è la squadra di Inzaghi a mettere subito le cose in chiaro. All'ottavo minuto, subito la doccia fredda per i palermitani: Biglia su calcio d'angolo, sponda di de Vrij precisa per l'incornata di Immobile. Due minuti dopo, ancora Ciro: Milinkovic gli cucina un cross perfetto, il centravanti deve solo buttarla dentro. Ma i biancocelesti ci hanno preso gusto, continuano ad attaccare, al 21esimo anche a capitalizzare: stavolta ci pensa Keita con una delle sue invenzioni. Ma non è abbastanza: tre minuti dopo, ancora il senegalese, stavolta dal dischetto, dopo essere stato atterrato da Morganella. E' davvero tutto troppo semplice per questa Lazio: il Palermo è scosso, il numero quattordici scalpita e si guadagna la soddisfazione personale di una tripletta. Cala il ritmo, nell'ultima manciata di minuti del primo tempo, la Lazio addormenta la partita. Comprensibile, dopo aver mostrato la manita.

PASSEGGIATA ALL'OLIMPICO - Ci mette un po' a tornare in campo, la Lazio. Complice il passivo così pesante ai danni del Palermo, che presta i biancocelesti a qualche disattenzione di troppo. Il gol della bandiera è servito: Rispoli sfrutta un errore di de Vrij. Poi ancora un'altra dormita: prima Hoedt, poi Strakosha permettono a Rispoli di accorciare ulteriormente le distanze. Un doppio guizzo che conta poco, i ritmi non sono arrembanti, la squadra di Inzaghi può gestire il suo vantaggio, attaccando senza affanni. Sarebbe un peccato sciupare energie in vista del derby. Proprio per questo, nella ripresa Inzaghi fa accomodare il diffidato Parolo in panchina. Non vale la pena rischiarlo. C'è posto invece per l'esordio in questo campionato di Luca Crecco, uno di quei giovani cresciuti sotto l'ala protettrice del mister. Proprio lui segna la sesta rocambolesca rete della Lazio. Al Palermo, i due gol non servono a niente, nemmeno a prendere un po' di coraggio. Una passeggiata primaverile, per i ragazzi di Inzaghi. Mentre in casa rosanero si fa sentire sempre di più l'incubo retrocessione.