FOTOPARTITA - Corsa, disciplina e... sbadigli: Lukaku inaugura così la sua 'brigata'

È sempre più Lukaku-mania. Da ieri poi non ne parliamo. Al minuto 46 Inzaghi rileva Parolo, diffidato e preservato per il derby. Al suo posto ecco entrare la freccia nera venuta dal Belgio. Le battute di spirito al suo arrivo nella Capitale sono da tempo un lontano ricordo. Quel “fratello sbagliato” frettolosamente etichettato in estate, si è tramutato in breve tempo in un esterno tutto fascia 'pronto all'uso', capace anche di perfezionare le sue attitudini difensive. L’uomo in più per Inzaghino da inserire a partita in corso o in situazioni di emergenza.

Così è stato per il doppio derby di Coppa Italia, in assoluto la sorpresa più gradita per disciplina tattica e abnegazione nelle due fasi. Ieri le telecamere erano ancora tutte per lui, ma questa volta non proprio per le sue giocate o scorribande a tutto campo. Pronto (si fa per dire) ad entrare, l’esterno classe ’94 non ha saputo trattenere quello sbadiglio a dir poco eloquente per decifrare il suo stato d’animo: a gara ormai acquisita, la verve agonistica non era proprio ai livelli di quella sfoggiata nella stracittadina, giusto per usare un eufemismo. Un punto in più in simpatia, almeno per i tifosi biancocelesti, ormai completamente infatuati dalla genuina nonchalance del giocatore belga. La "brigata Jordan Lukaku" - tra uno sbadiglio e l'altro (per i più visionari più un 'ruggito') - è ormai virtualmente ufficializzata. Ma per un finale elettrizzante come questo, meglio intanto ricaricare le pile a partire già da questa settimana...