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5 maggio 2002, il suicidio dell'Inter: la Lazio vince, Ronaldo piange e la Juve è campione d'Italia
Ventidue anni fa l'Inter si suicidava metaforicamente perdendo 4-2 nella Capitale contro la Lazio e regalando lo scudetto alla Juventus in una giornata che è passata alla storia del calcio. All'Olimpico i tifosi biancocelesti tifavano in maniera evidente per i nerazzurri gemellati per scongiurare che il titolo potesse essere vinto dalla Roma. Dunque si giocava all'Olimpico, ma era come se si fosse a San Siro. Il problema è che i calciatori non erano della stessa idea e volevano giocarsi tutto sul campo.
Il gol di Vieri al 18' sembrava il preludio a una festa degli ospiti. Il bomber italiano sfruttava un'indecisione di Peruzzi e portava in vantaggio la squadra di Cuper. In Piazza Duomo a Milano cominciavano già a esultare, prima però di interpellare Karel Poborsky, lo stesso che nel '96 con la Repubblica Ceca aveva eliminato l'Italia all'Europeo che si disputò in Inghilterra. La rete dell'1-1 però sembrava un semplice incidente di percorso, anche perché il gol di Di Biagio sugli sviluppi di un corner non faceva percepire quello che da lì a poco sarebbe successo. La Juventus dilagava a Udine, ma poco contava, perché l'Inter non stava sbagliando niente. Gresko sul finire della prima frazione però sbagliava grossolanamente la lettura di un pallone alto e ancora Poborsky siglava il 2-2. Nerazzurri in bambola, Olimpico ammutolito. Nella ripresa Diego Simeone e Simone Inzaghi arrotondavano il punteggio, infliggendo un dolore ancor più grande a tutto il popolo dell'Inter. Il resto è noto con Ronaldo in lacrime e la disperazione di tutti i nerazzurri. Di seguito le formazioni di quella partita:
Lazio (4-4-1-1): Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone (33'st Baggio), Stankovic (16'st Cesar); Fiore; Inzaghi. Allenatore: Zaccheroni.
Inter (4-4-2): Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Conceicao (15'st Dalmat) , Di Biagio, C. Zanetti (27'st Emre), Recoba; Ronaldo (33'st Kallon), Vieri. Allenatore: Cuper.
Il gol di Vieri al 18' sembrava il preludio a una festa degli ospiti. Il bomber italiano sfruttava un'indecisione di Peruzzi e portava in vantaggio la squadra di Cuper. In Piazza Duomo a Milano cominciavano già a esultare, prima però di interpellare Karel Poborsky, lo stesso che nel '96 con la Repubblica Ceca aveva eliminato l'Italia all'Europeo che si disputò in Inghilterra. La rete dell'1-1 però sembrava un semplice incidente di percorso, anche perché il gol di Di Biagio sugli sviluppi di un corner non faceva percepire quello che da lì a poco sarebbe successo. La Juventus dilagava a Udine, ma poco contava, perché l'Inter non stava sbagliando niente. Gresko sul finire della prima frazione però sbagliava grossolanamente la lettura di un pallone alto e ancora Poborsky siglava il 2-2. Nerazzurri in bambola, Olimpico ammutolito. Nella ripresa Diego Simeone e Simone Inzaghi arrotondavano il punteggio, infliggendo un dolore ancor più grande a tutto il popolo dell'Inter. Il resto è noto con Ronaldo in lacrime e la disperazione di tutti i nerazzurri. Di seguito le formazioni di quella partita:
Lazio (4-4-1-1): Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone (33'st Baggio), Stankovic (16'st Cesar); Fiore; Inzaghi. Allenatore: Zaccheroni.
Inter (4-4-2): Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Conceicao (15'st Dalmat) , Di Biagio, C. Zanetti (27'st Emre), Recoba; Ronaldo (33'st Kallon), Vieri. Allenatore: Cuper.
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