Lazio, un sorriso nella notte dei rimpianti: Castellanos si prende l'Olimpico

Rimpianto e orgoglio. Una notte dai sentimenti contrastanti quella vissuta dal mondo Lazio nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. Il successo per 2-1 contro i bianconeri fa male perché la sensazione è che i biancocelesti potessero veramente strappare il pass per la finale del 15 maggio. Igor Tudor però vede il bicchiere mezzo pieno: “Questa sconfitta può influire positivamente, solo in positivo perché i ragazzi erano molto dispiaciuti. Dall'altra parte c'era grande orgoglio, abbiamo giocato contro una grande squadra tre volte e l'abbiamo battuta due volte. È più una spinta positiva per il finale di stagione”.

La notte del Taty
È stata la notte di Valentin Castellanos. L’attaccante argentino è stato messo al centro del progetto da Igor Tudor, che lo ha schierato 4 volte da titolare nelle prime sei gare da allenatore biancoceleste. Mancava il gol, ne sono arrivati ben due in meno di 50 minuti di gioco contro la Juventus. Prima lo stacco imperioso su Alex Sandro nel primo tempo, poi la spallata che sposta Bremer prima del destro a incrociare che ha battuto Perin. In mezzo un’altra occasione enorme, con l’argentino che però ha calciato addosso al portiere bianconero e un cucchiaio, in posizione di offside, che ha fatto agitare tutto l’Olimpico.

Le note negative
La Lazio esce con le ossa rotte emotivamente e fisicamente dalla sconfitta con la Juve. Nelle ore precedenti alla sfida con i bianconeri ha alzato bandiera bianca Daichi Kamada, alle prese con un fastidio muscolare al polpaccio che andrà valutato nei prossimi giorni. Problema muscolare che ha costretto al cambio Mario Gila all’intervallo della gara per un indurimento all’adduttore, che salvo un clamoroso recupero lo terrà ai box contro il Verona sabato sera. Anche Felipe Anderson è dovuto uscire per un problema fisico, anche se la sua ferita all’alluce non preoccupa particolarmente in vista del match di sabato.