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Farina tipo 0... gol. Il fiasco del primo australiano in Serie A

Farina tipo 0... gol. Il fiasco del primo australiano in Serie A
mercoledì 1 luglio 2015, 08:302015
di Gaetano Mocciaro

Dopo due brillanti salvezze nel massimo campionato, il Bari nell'estate 1991 prova a fare il salto di qualità. Il presidente Vincenzo Matarrese al funambolo Joao Paulo, già in rosa, decide di portare a casa due stranieri di prestigio: il primo, David Platt, è una delle sorprese di Italia '90 con l'Inghilterra poi arrivata quarta. Riuscirà a farsi spazio nella nostra Serie A, tanto da vestire le maglie di Juventus e Sampdoria. Il secondo neo acquisto dall'estero è un attaccante australiano, ma dal cognome italiano, che ha già maturato esperienza nel Vecchio Continente con la maglia del Brugge: Frank Farina.

È su quest'ultimo che ci vogliamo soffermare: cognome italiano, australiano di nascita. Farina si trasferisce a due anni in Papua Nuova Guinea per poi fare ritorno a dieci anni in Australia. Tira i primi calci ad un pallone e si mette in luce col Canberra City. A 20 anni è già nel giro della nazionale maggiore, a 24 fa il grande salto nel Vecchio Continente: lo acquista il Bruges dove prosegue il suo percorso di crescita. Segna tanti gol, tanto da laurearsi capocannoniere alla sua seconda stagione.

La prima volta che l'Italia lo incrocia è nell'autunno del 1990 quando proprio il Brugge incrocia il Milan negli ottavi di finale di Coppa dei Campioni. È lui lo spauracchio dei rossoneri, che la spunteranno a fatica.

43 reti in tre stagioni con il Brugge portano il Bari a scucire 3 milioni di dollari per averlo: Frank Farina diventa il primo australiano a giocare in Serie A. Si parte con Gaetano Salvemini allenatore ma dopo cinque turni e la miseria di due punti raccolti arriva il ribaltone in panchina con l'avvento di Zibì Boniek.

Su Farina i fari sono già puntati per prestazioni ben al di sotto della sufficienza. Con la nuova guida per l'australiano gli spazi si riducono, fino ad essere invitato alla cessione già a novembre.

Dopo otto partite giocate e zero gol segnate, il Bari spedisce Farina in prestito al Notts County, fallendo anche in Inghilterra.

La carriera si rilancerà parzialmente in Francia dove ritrova il gol con le maglie di Strasburgo e Lille, prima di tornare a 31 anni in Australia, giocare le ultime stagioni e darsi alla nuova carriera, quella di allenatore.

Riesce a diventare selezionatore dell'Australia, rimanendo in sella per sette anni e si toglie anche la soddisfazione di allenare Alessandro Del Piero al Sydney. Attualmente è selezionatore dell'Under 20 delle Isole Figi.

Amato e rispettato in Australia, dove è stato premiato per il servizio offerto all'Australia calcistica come giocatore e allenatore, Farina ricorda l'esperienza di Bari come un incubo, come si può leggere sul suo sito internet. Come quello vissuto dai tifosi del Bari nella stagione 1991/92: una stagione nata sognando l'Europa e finita in Serie B. A nulla bastò l'allontanamento dello stesso Farina per acquistare un giovanissimo Zvonimir Boban.