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Hoop, l'olandese non volante di Palermo

Hoop, l'olandese non volante di PalermoTUTTO mercato WEB
© foto di Michele Sardo/TuttoPalermo.net
giovedì 3 gennaio 2013, 07:302013
di Gaetano Mocciaro

Il "Palermo dei Picciotti" fu la rivelazione del campionato 1995/96: una squadra costruita con pochissimi soldi e molti giocatori di Palermo e provincia che riuscì a giocarsela con gli squadroni più quotati della Serie B. Il risultato finale fu un insperato 7° posto che portò ad aumentare le aspettative per la stagione seguente. Dopo aver scartato quello che era considerato l'erede di Pelè, ossia Nii Lamptey, si decise di puntare sul "van Basten nero", alias Ronald Hoop, olandese nato in Suriname, dall'aspetto se vogliamo più vicino a Gullit per via delle treccine. Tolto l'aspetto fisico dei due assi del Milan il neo-rosanero non aveva assolutamente nulla in comune. Il curriculum doveva già far sospettare qualcosa: Telstar e Dordrecht le squadre con le quali ha giocato con più continuità.

Arriva portato da un procuratore e in pochi, per non dire nessuno, conosce le sue qualità. Lo stesso tecnico Ignazio Arcoleo si ritrova all'improvviso questo giocatore tutto da scoprire nel mese di novembre, con la squadra già scivolata nella zona bassa della classifica. Si segna pochissimo e a parte Giampaolo Saurini non c'è nessuno che sembri capace di metterla dentro. La speranza è riposta quindi in Hoop, maglia numero 27 sulle spalle e già in grado di far sognare la folla per il semplice fatto di essere il primo straniero del Palermo dalla riapertura delle frontiere. Il giocatore mostra di avere buona fisicità e un tiro potente, ma niente più. Non c'è il senso del gol e l'incedere è piuttosto lento. In più l'arrivo a campionato in corso con alle spalle una preparazione non esattamente da campionato italiano, come quella avuta al Dordrecht rendono l'inserimento più complicato del previsto. Si capisce ben presto che il salto dalla Serie B olandese a quella italiana è decisamente troppo lungo: il pressing e la tattica esasperata sembrano un ostacolo insormontabile e le speranze su di lui vanno a morire sempre più. La squadra nel frattempo affonda, l'utilizzo del giocatore è minimo e la voglia di cederlo a campionato in corso sempre più forte. L'ultima chance il buon Ronald se la guadagna durante una partitella di allenamento dove segna due bei gol: è il pass per arrivare almeno a fine stagione. Poi, un pomeriggio di marzo, a sorpresa, viene schierato titolare contro il Venezia. Zironelli e Bellucci portano i veneti sullo 0-2 ma l'olandese all'ultimo minuto della prima frazione di gara la mette dentro con un bel diagonale, aprendo la strada alla rimonta, che verrà completata nella ripresa da Favi. La fortunata prestazione gli regala un'altra partita da titolare a Ravenna: Hoop non segna, ma il Palermo vince. Sembra che se non altro la sua presenza porti bene, se non che all'incontro successivo alla "Favorita" contro il Foggia arriva il ko interno e Hoop ritorna ai margini. Andrà via senza rimpianti, con la squadra nel frattempo sprofondata in C1. L'attaccante girerà le serie minori di Svizzera e Germania, prima di appendere le scarpe al chiodo nel 2004 nella sua Olanda.