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Falcone sfida la Roma: "Mia squadra del cuore. Europeo? So che non verrò convocato"
Il portiere Wladimiro Falcone ha rilasciato una intervista ai microfoni di 'DAZN'. Alla ripresa del campionato il Lecce affronterà la Roma, sua squadra del cuore: "Fin da bambino sono stato abituato a stare davanti alle telecamere. da piccolo recitai con Verdone con cui condivido la fede romanista. Sono nato e cresciuto a Roma in una famiglia romanista, era inevitabile il mio tifo per i giallorossi. Pensa che quando gioco contro la Roma a casa mi tifano contro. E' la mia squadra del cuore, affrontarla ogni volta è un’emozione speciale".
Ricordi cosa disse su di te Mourinho dopo un Roma-Lecce?
“Sì, che ogni volta che gioco contro la Roma meriterei il premio Yashin. Avendo sempre detto di essere della Roma, quando gioco contro devo dare sempre più del massimo perché al primo errore ci potrebbe essere chi punta il dito. Ecco perché contro la Roma devo dare più del 100%".
La Nazionale?
"Lo scorso anno arrivò la prima convocazione e fu un sogno. Con Spalletti non ci ho mai parlato, so che non arriverà la chiamata per l'Europeo e che davanti a me ci sono portieri davvero forti".
A che portiere ti ispiri per parare i rigori?
“Qualche anno fa ti avrei detto Samir Handanovic. Ne parava tanti, aveva una grande spinta nelle gambe. In questo momento mi verrebbe da dirti Svilar, ultimamente ne ha parati un po’ perciò in Serie A ti dico lui”.
Ricordi cosa disse su di te Mourinho dopo un Roma-Lecce?
“Sì, che ogni volta che gioco contro la Roma meriterei il premio Yashin. Avendo sempre detto di essere della Roma, quando gioco contro devo dare sempre più del massimo perché al primo errore ci potrebbe essere chi punta il dito. Ecco perché contro la Roma devo dare più del 100%".
La Nazionale?
"Lo scorso anno arrivò la prima convocazione e fu un sogno. Con Spalletti non ci ho mai parlato, so che non arriverà la chiamata per l'Europeo e che davanti a me ci sono portieri davvero forti".
A che portiere ti ispiri per parare i rigori?
“Qualche anno fa ti avrei detto Samir Handanovic. Ne parava tanti, aveva una grande spinta nelle gambe. In questo momento mi verrebbe da dirti Svilar, ultimamente ne ha parati un po’ perciò in Serie A ti dico lui”.
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