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Akragas, crescono i talenti di Di Napoli: a Francavilla per la continuità

Akragas, crescono i talenti di Di Napoli: a Francavilla per la continuitàTUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
sabato 4 febbraio 2017, 14:252017
di Stefano Sica

Tenterà un'altra impresa, questo pomeriggio al Giovanni Paolo II contro la Virtus Francavilla, l'Akragas di Lello Di Napoli dopo il pari interno ottenuto sette giorni fa col Fondi. Un match ripreso per i capelli all'ultimo sussulto con una prodezza del baby Simone Sicurella. L'ennesima scommessa vinta dal tecnico napoletano che, mai come in questo periodo della stagione, sta facendo di necessità virtù con una rosa che ha perso man mano i pezzi più pregiati per la nota crisi societaria che affligge il sodalizio biancazzurro, ancora oggi a rischio sopravvivenza. Sono andati via Marino, Salandria, Carrotta, Gomez, Zanini e Carillo, elementi sacrificati dalla società per tentare di ristabilire un equilibrio finanziario minimo (e monetizzare in alcuni casi). Dentro diversi giovani di belle speranze come Klaric, Tardo e Mileto oltre a Bramati, già a Messina lo scorso anno col trainer agrigentino. E poi i tre innesti classe '99 provenienti dalla cantera, siciliani doc, che si sono aggiunti ad un altro esterno offensivo del '99, Alessio Leveque, già in campo tre volte nel corso di questo campionato. Su tutti, il man of the match Sicurella, all'esordio assoluto insieme a Filippo Caternicchia, per finire a Riccardo Rotulo, alla seconda gara da titolarissimo. Anche l'abilità di Di Napoli nel fiutare le qualità di questi ragazzi, renderli versatili e gettarli senza paure nella mischia (Rotulo e Sicurella partiranno titolari anche nella sfida in Puglia), è stata decisiva ai fini dei meccanismi tattici e dell'esuberanza benigna della squadra, che con la corazzata Fondi ha sfoderato una prestazione maestosa dovendo finanche recriminare per il pari.

Sicurella è, infatti, un attaccante che può agire tanto da centrale quanto da esterno, Rotulo, che col Fondi ha giocato da mezz'ala, ha anche buone attitudini a fare il play, mentre Caternicchia è un centrocampista capace persino di disimpegnarsi nella linea difensiva a tre del tecnico. L'Akragas, sebbene uscito impoverito dal mercato e ringiovanito più di quanto già non lo fosse, gioca bene, non ha smarrito una sua identità specifica pur cambiando pelle all'occorrenza nel corso di una partita, ha orgoglio e sembra più forte degli affanni societari e del clima di smobilitazione che, putroppo, si respira intorno ad un club a caccia di aiuti esterni per non morire. Il piccolo miracolo di Lello Di Napoli sta già in queste peculiarità che costituiscono l'elemento fondativo del gruppo. Salvarsi sarà una corsa in salita e, in questo senso, bisognerà fare i conti con la realtà. Ma i biancazzurri vogliono provarci. Perché hanno un'anima. Che, in definitiva, è quella del loro allenatore e condottiero.