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Aversa, 300 gare tra i pro: la seconda giovinezza di Di Vicino

Aversa, 300 gare tra i pro: la seconda giovinezza di Di VicinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 10 maggio 2014, 07:052014
di Stefano Sica

Foggia-Aversa Normanna, 27 aprile 2014. Una data che resterà scolpita nell'avventura calcistica di Giorgio Di Vicino. Il Golden boy di Pianura, il talento fatto in casa nel quale, per un breve periodo, tutti i tifosi del Napoli avevano riconosciuto identità e passione. Ma guai a chiamare scugnizzo questo ragazzo cresciuto con modi gentili e tanta umiltà. Le stesse caratteristiche che lo accompagnano anche ora alla soglia dei 34 anni. Bene, contro i satanelli Di Vicino ha tagliato il traguardo delle 300 partite tra i professionisti, condite da 60 gol totali (4 in questa stagione con i granata). Dall'autunno del 1999 quando, insieme al 45enne Pierobon, vestiva la maglia della Spal in C1 (il Napoli lo aveva girato in prestito agli estensi per farlo maturare), alla primavera del 2014. Quindici anni in cui il fantasista partenopeo ha fatto sognare e divertire piazze prestigiose. Lecce, Bari, Salerno e Pescara fino a salire a Terni e La Spezia. Quindi due annate fenomenali con una salvezza quasi miracolosa lo scorso campionato a Campobasso, quando arrivò al capezzale di una squadra che sembrava spacciata. Purtroppo, nemo propheta in patria. E' così che l'esperienza in azzurro è svanita come succede ad un sogno all'alba. Zeman credeva molto in questo ragazzino che aveva impressionato persino Roberto Carlos durante la famosa amichevole col Real Madrid ad Alicante nell'estate del 2000. "Quanti grattacapi mi ha creato", disse il fulmine brasiliano dopo il match in cui Di Vicino era andato in rete regalando il momentaneo vantaggio agli azzurri. L'esordio al San Paolo nella sconfitta casalinga contro la Juve segnò anche il suo debutto in massima serie.

L'arrivo di Mondonico cambiò però gli scenari e il giovanotto di Pianura fu costretto ad emigrare a Crotone. Dalla sera alla mattina, con un brevissimo preavviso. Non rientrava più nei piani del club, gli fu detto. Palpabile l'amarezza nel suo animo. Anche se quella pagina negativa non ha intaccato, intanto, la sua voglia di sfondare e dimostrare di esistere ancora. E non ha scalfito neanche il suo sentimento passionale per il Napoli, per il quale ancora oggi continua a tifare e ad emozionarsi. Zeman tuttavia lo ha voluto ancora al suo fianco altrove. E non è un caso che, quando si parla del boemo, spesso gli occhi di Di Vicino si illuminino. Esperienza e consigli anche al servizio dei più giovani, non solo ad Aversa ma pure nelle sue militanze estive con gli svincolati del Team Napoli Soccer, la rappresentativa che si allena nel suo quartiere di origine dando temporanea ospitalità ai calciatori senza contratto. Dopo il turno di squalifica scontato nell'ultimo match col Gavorrano, Di Vicino tornerà abile ed arruolabile fra 8 giorni per il match d'andata col Tuttocuoio. Per mister Provenza è una pedina fondamentale se non addirittura indispensabile. Per l'asso napoletano, evidentemente, gli esami e le responsabilità non finiscono mai. Giusto così, per uno come lui.