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Aversa, Marra: "Sono onorato di aver diretto un gruppo magnifico"

Aversa, Marra: "Sono onorato di aver diretto un gruppo magnifico"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com
sabato 30 maggio 2015, 20:452015
di Stefano Sica

"Il mio futuro? Ora devo solo consolare questi ragazzi perché la mazzata è stata dura. E' un gruppo giovane e la delusione ora è grande. E devo staccare un po' perché sono stati mesi molto intensi. Sarà la società a decidere il futuro di tutti". C'è tanta amarezza nelle parole di Salvatore Marra, tecnico dell'Aversa Normanna, dopo l'inutile vittoria con l'Ischia al Bisceglia (3-1) che costa la retrocessione. E' scuro in volto il trainer napoletano, ma determinato a rendere l'ultimo omaggio ad un gruppo che lo ha quasi adottato. "Quando non si raggiunge un obiettivo, significa che qualcosa si è sbagliato - esordisce -. Sono qui perché resto comunque il timoniere di questa squadra che non è riuscita a portare la barca in porto. Gettare la croce addosso a qualcuno sarebbe ora sbagliato. Siamo amareggiati, abbiamo fatto una prova importante sotto l'aspetto della voglia e dell'attaccamento ma brucia aver steccato l'andata. Tuttavia ci credevamo perché avevamo fatto tanti sacrifici, in primis la società che non finirò mai di ringraziare. Intanto perché mi ha dato la possibilità di allenare in Lega Pro unica, poi perché ho avuto l'opportunità di lavorare, a partire da gennaio, con un gruppo magnifico. Ragazzi che si sono sacrificati, hanno dato tutto loro stessi rischiando sulla loro pelle pur sapendo di non poter scendere sempre in campo. Mi scuso con la proprietà e la città per non essere riuscito a tagliare il traguardo che tutti immaginavamo. Per me, come allenatore, è un'altra retrocessione che brucia tanto. La sfortuna? Io devo guardare al presente, magari saremo fortunati in futuro. Adesso devo solo ringraziare questo gruppo che mi ha fatto crescere come allenatore. Ad Ischia, sotto l'aspetto tecnico-tattico, la squadra non ha sbagliato niente. Se andiamo a guardare bene i gol presi, quando ci sono infortuni di un singolo diventa dura. Lì un tecnico non può farci nulla. Con l'Ischia non siamo mai andati in affanno sette giorni fa. I singoli, come ti fanno vincere le partite, a volte te le fanno anche perdere.

Oggi era questa la partita da fare. Il Sorrento, lo scorso anno, ha impostato la gara allo stesso modo al ritorno con la mia Arzanese dopo lo 0-4 dell'andata. E anche noi oggi abbiamo fallito il colpo finale con Mosciaro e De Vena. Avessimo fatto girare di più la palla senza ricorrere ai lanci lunghi, si sarebbe perso ancora più tempo. E la palla dentro l'abbiamo messa un'infinità di volte. L'espulsione di Magliocchetti? Io ho giocato al calcio. So che qualcuno riesce a gestirsi bene, faccio l'esempio di Giannusa. Altri sentono più l'ansia. Ma sarebbe inutile rimarcare che ha sbagliato. A me preme difendere un gruppo che col sottoscritto ha fatto un cammino importante. Gli errori saranno stati fatti sicuramente, e io per primo. Anzi, non mi nascondo. Sarebbe stato facile per me scappare dopo questa partita. Io comunque ho dato tutto me stesso come allenatore e come uomo in una piazza difficilissima che non ti perdona nulla. Ma questo è stato un motivo di crescita personale. E' un'esperienza che porterò per sempre con me. Se la catena società-tifosi-squadra ha funzionato? E' logico che poteva andare meglio. Ma non dimentichiamo che questa piazza era scottata e non è facile perdonare il primo errore. Quindi la pressione era tanta, ma non mi va di cercare alibi. Noi abbiamo fatto un gran girone di ritorno e resta il cuore dei miei ragazzi".