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Carmine Gautieri: "Mi piacerebbe allenare all'estero"

Carmine Gautieri: "Mi piacerebbe allenare all'estero"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 1 maggio 2015, 15:062015
di Luca Esposito

Da calciatore, il Gaucho, così veniva soprannominato Carmine Gautieri è stato una grande ala, ma si è saputo adattare grazie alla sua duttilità, anche nel ruolo di esterno di centrocampo. Piazze importanti nella sua storia da Bari, a Roma, passando per Atalanta e anche Napoli. Poi ha scelto di fare l’allenatore seguendo le orme del suo maestro Zeman estrapolando anche alcune idee della sua filosofia. Quel 4-3-3 con un’interpretazione tutta sua. La redazione di Resport24 lo ha intervistato in esclusiva per fare il punto sulla B, sull’Avellino e non solo.

Pochi giorni fa il suo ex presidente Spinelli ha dichiarato di divertirsi di più vedendo il suo Livorno. Cosa pensa in merito?

“Ringrazio il presidente Spinelli per le belle parole spese a mio favore, sono davvero felice. Questi sono dei veri attestati di stima verso il mio lavoro e la mia persona. Il patron mi ha dato una grande opportunità: quella di allenare in una piazza importante come Livorno, dispiace solo non aver continuato il mio lavoro, allora eravamo anche al terzo posto. Lo stimo molto, ma è giusto che il mio collega Panucci faccia al meglio il suo lavoro".

L’influenza del suo ex tecnico Zeman viene espressa anche nella sua idea di gioco: insomma quella proposizione offensiva, e l’idea di giocare sempre per la vittoria sono concetti che ha saputo far diventare anche suoi.

"Si, diciamo che alcuni miei concetti di lavoro richiamano il 4-3-3 di Zeman. Mi piace vincere, e quando non posso cerco almeno di non perdere (ride ndr). Curo con attenzione anche la fase difensiva, infatti, quando sono andato via dal Livorno eravamo una delle migliori difese del torneo. Il campionato di B è un torneo particolare dove bisogna avere pazienza, sopratutto nel lungo periodo. Basta vedere i casi di Perugia e Pescara, prima erano in situazioni di difficoltà ora sono in piena lotta per i play-off”.

Passando all’Avellino, la squadra di Rastelli non sta vivendo un periodo positivo. Cosa può accadere ad una squadra, e a cosa può essere ricondotta questa metamorfosi. Lei li affrontò perdendo 2-1 che impressione le fece la squadra?

“Quando affrontai l'Avellino mi fece davvero una bella impressione: una squadra compatta, determinata e con grande organizzazione tattica, Rastelli ha fatto un grande lavoro. E’ normale che nell'arco di un campionato ci siano dei cali fisici e di gioco, è fisiologico, ma è difficile entrare nei particolari e poi non spetta a me entrare nel merito, rispetto il mister e la società biancoverde. La squadra è formata dal giusto mix di giocatori giovani e di esperienza, sono sicuro che usciranno presto da questo brutto momento”.

Domenica i lupi affronteranno il Pescara, una grande partita, ci dica il suo pronostico?

“Non sono bravo a fare pronostici, ma ci provo. Dico 1 X 2".

Per chiudere quale sarà il suo futuro, Le potrebbe interessare anche un progetto all'estero come i suoi colleghi Sannino e Liverani?

“Cerco un progetto che mi dia stimoli, magari anche all'estero: è un po' l'ambizione di tutti noi tecnici”.