Casertana, Campilongo: "Ingiusto il divieto ai nostri tifosi. Tdt un errore"
"Siamo partiti troppo contratti perché sentivamo questa partita. Rispettavamo l'avversario e sapevamo che sarebbe stata dura, specie dopo aver visto di persona il Savoia ad Aprilia contro la Lupa Roma. Poi nella ripresa abbiamo messo tutto a posto". E' onesta l'analisi di Salvatore Campilongo, trainer della Casertana, dopo il sonoro 3-0 rifilato al Savoia al Giraud. La stabilità nelle scelte tecniche sta portando anche i risultati sperati. "Io sono stato chiaro sin dall'inizio coi ragazzi, con i quali ho un rapporto franco e leale: dovevo dare principalmente certezze ed equilibri al gruppo - chiarisce -. Questa era la priorità. Se pensiamo, per esempio, alla difesa, sarei un matto a cambiare qualcosa dopo che non abbiamo preso gol per tre partite di fila. Nel primo tempo abbiamo tenuto il baricentro troppo basso, eravamo poco aggressivi ed abbiamo subìto qualche ripartenza.
Nei momenti cruciali del match, comunque, siamo ancora troppo leggeri e nervosi. In ogni caso sono contento e posso dire che abbiamo trovato i giusti equilibri. Il Savoia? Penso soffra più di un problema psicologico che tecnico. L'assenza dei nostri tifosi? Non è stato giusto non farli venire a Torre. Ma questo ragionamento vale per tutte le tifoserie. Sono sempre stato contrario alla Tessera ed ho espresso questa posizione sin dal primo momento in cui è stata introdotta. Così si ammazza il calcio".