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Casertana esplosiva e divertente, Lecce ad intermittenza. Focus sul match

Casertana esplosiva e divertente, Lecce ad intermittenza. Focus sul match TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
lunedì 2 marzo 2015, 19:502015
di Stefano Sica

Diverte ed esalta gli astanti la Casertana di Salvatore Campilongo. E vince con la forza del proprio orgoglio e di un gioco che, a volte, mostra punte raffinate di organizzazione. Col Lecce non si poteva fallire l'appuntamento se ne si voleva ricavare due risultati immediati: agganciare in classifica i pugliesi e continuare a far sentire il fiato sul collo della Juve Stabia, ancora terza ma sempre vicina. La Casertana si è ritagliata indubbiamente due meriti: non farsi fagocitare intanto da un inizio di gara imbarazzante e assai timoroso, durato almeno una decina di minuti, durante il quale il Lecce ha puntato su un pressing asfissiante sui portatori di palla creandosi un'evidente superiorità numerica in area rossoblù (da qui la traversa di Embalo e la chance di Moscardelli neutralizzata da Fumagalli). Un esordio choc che avrebbe potuto condizionare psicologicamente i Falchetti in maniera fatale. E poi imporre i propri ritmi e la propria pressione per larghi tratti della gara, costruendosi il successo con dedizione e fatica e sprigionando il meglio del 4-3-3 di fabbrica. E' stata insomma la vittoria del carattere e della determinazione. E dell'indiscusso mentore dei rossoblù, Campilongo, che ha indovinato tutte le scelte tecniche della vigilia. A partire da quella di Rainone, all'esordio ma preciso e puntuale nella sua performance dopo qualche minuto iniziale di smarrimento, per finire a quella di De Marco, che in fase di interdizione ha tenuto testa con brillantezza al centrocampo molto qualitativo del Lecce. Il reparto offensivo rossoblù ne ha tratto giovamento soprattutto con l'ingresso di Cunzi al posto di un acciaccato Diakite. Gara di grande sacrificio, quella dell'ex Ischia, quando c'era da coprire in fase di non possesso, e di soddisfacente dinamismo quando era il momento di affondare. In sostanza, la Casertana ha dimostrato di essere un gruppo solido nel quale ognuno riesce a rendersi utile alla causa. A cominciare da chi non ha i gradi da titolare per finire a chi rappresenta per il trainer di Fuorigrotta un perno da cui non si può prescindere. E la Casertana odierna ha almeno quattro elementi che, per continuità e qualità di rendimento, sarebbe arduo mettere in discussione: Fumagalli, abituato oramai al suo miracolo quotidiano (come su Sacilotto nella ripresa), Mattera, autorevole colonna difensiva dei rossoblù, Rajcic, maestoso in qualità sia di suggeritore sia di recuperatore di palloni, e Mancino, fantasia e numeri al servizio del tridente offensivo. Ma la Casertana ha scoperto di avere negli ultimi tempi una quinta colonna di assoluta solidità: Karamoko Cissè (nella foto). L'attaccante guineano, che rientrava da un lungo infortunio, ha timbrato due volte il cartellino nelle ultime quattro apparizioni. Numeri che ne certificano la rinascita totale.

E per completare il tridente d'attacco, ben supportato da un altro atleta che assicura muscoli ed interdizione in mediana, Francesco Marano, i rossoblù possono vantare persino tre opzioni di assoluto rispetto, Caccavallo, Cunzi e lo stesso Diakite. Anche la linea difensiva, con Idda a destra e Tito a sinistra, sembra aver trovato una quadratura definitiva e ben oliata. Insomma, la Casertana è un'orchestra che funziona adeguatamente. E il Lecce? Bene in apertura, come detto. E anche nella reazione finale, quando ha costretto la Casertana a difendersi seppure senza creare grandi pericoli a parte una mischia in area rossoblù proprio in chiusura di match. Ma troppo spesso i giallorossi si sono concessi al predominio casertano, specialmente nella ripresa. Poi certamente qualche episodio ha indirizzato la gara in maniera sfavorevole ai pugliesi, come sul già citato intervento di Fumagalli su Sacilotto quando il punteggio era ancora in parità. Chiaro che, sfruttando almeno uno dei bonus elargiti dalla sfida, il destino salentino si sarebbe potuto capovolgere nel verso giusto. Embalo, dopo un ottimo impatto con la gara, si è spento gradatamente, Moscardelli, pur dannandosi l'anima, ha inciso poco e Gustavo è stato pressoché invisibile. Sacilotto si è mostrato indubbiamente il migliore dei suoi in mediana, mantenendo gli stessi standard anche quando Bollini ha tentato la mossa della disperazione passando dal 4-3-3 al 4-2-4 con l'ingresso di Manconi per Salvi, mentre dietro il solo Diniz ha confermato il momento di buona forma che ne sta impreziosendo da parecchio tempo le prestazioni. La lotta per la terza piazza è, quindi, ancora aperta e affascinante. E già nel prossimo turno la Casertana, di scena a Barletta, potrà approfittare dello scontro diretto tra Lecce e Juve Stabia al Via del Mare. Ma occorrerà invertire il trend in trasferta, non proprio entusiasmante. Fuori dalle mura amiche i rossoblù hanno raccolto solo due pari nelle ultime quattro apparizioni. Senza contare che negli scontri diretti, sempre in trasferta, sono arrivate quattro sconfitte in questo campionato (Benevento, Juve Stabia, Lecce e Matera, in attesa di fare visita alla Salernitana). Il raggiungimento dei play-off, viene da sé, non potrà passare soltanto dal Pinto.