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Casertana straripante, Savoia rassegnato. Focus sul match

Casertana straripante, Savoia rassegnato. Focus sul matchTUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 4 maggio 2015, 16:052015
di Stefano Sica

Troppo grande la Casertana per un Savoia afflitto da tante problematiche tecniche e societarie. O troppo rassegnati gli oplontini per una corazzata come quella rossoblù. Fatto sta che la resistenza torrese è durata appena 50 minuti prima di collassare sotto i colpi dei Falchetti. In un certo senso c'era da attendersi un derby indirizzato verso un esito già certo. Meno un Savoia così arrendevole. Non è un caso che nell'ambiente oplontino stiano montando le polemiche per un assetto di partenza quantomeno insolito. In quest'ottica hanno fatto discutere le scelte iniziali di Papagni: fuori capitan Scarpa e Di Piazza (in gol contro Reggina e Lupa Roma) per il duo d'attacco Cornacchia-Partipilo. Poi 3-5-2 con la brillante regia di Saric accompagnato in mediana da Sanseverino e Boilini. Per molti tifosi ed addetti ai lavori affezionati agli affari di casa Savoia, è sembrato il segno di una resa preventiva. E inspiegabile. Come il silenzio stampa deciso dal club, dopo la restituzione di 10 punti alla Reggina, che non aiuta a capire. Non è stato proprio entusiasmante il primo tempo, con la Casertana decisa a fare gioco ma sempre tramite ritmi troppo bassi e soporiferi. Magari anche un po', come ammesso da mister Campilongo, perché conscia di poter imporre in qualsiasi momento la superiorità e l'autorità del più forte. Poco o nulla da segnalare nei primi 45', insomma, tra qualche sortita di Mancino (il più vivace dei suoi), la ripartenza non sfruttata da Sanseverino a pochi passi da Fumagalli, la conclusione di De Marco respinta da Gragnaniello e la fiondata vincente di Murolo (nella foto). Caldo atroce e squadre che non osavano più di tanto. Il colpo di Partipilo ad inizio ripresa (ribattuta dopo una mancata trattenuta di Fumagalli) ha finito per svegliare definitivamente i rossoblù, da quel momento con un altro passo davanti ad un Savoia che non dava alcun cenno di vita. Hanno festeggiato nell'ordine Mancosu, spostato qualche metro più avanti dopo il 4-3-3 iniziale di Campilongo, Cissè e ancora Murolo. Alla sua maniera, con uno stacco imperioso. Lontani oramai i tempi in cui il centrale partenopeo si esponeva con un mea culpa pubblico dopo gli errori della gara col Melfi.

Ieri è stata la sua piccola rivincita. Solita gara da leone anche di Cissè, non solo per il missile che ha tramortito Gragnaniello, ma anche per l'assist a Mancosu per il 2-1. Gol peraltro molto contestato per un presunto fallo nella stessa azione ai danni di un giocatore di Papagni. Ne ha fatto le spese Sanseverino, troppo ingenuo nelle sue proteste verso il direttore di gara, il romano Morreale (espulsione per doppia ammonizione). Match più che sufficiente per Agodirin e Carrus (metodista nel modulo di Campilongo), nonostante lo scarso minutaggio nelle gambe. Gloria anche per il croato Ante Kuseta: un quarto d'ora per il fantasista classe '95, all'esordio in campionato. Nel Savoia tutti sotto la sufficienza, a parte Gragnaniello e Partipilo. Ma in casa oplontina adesso la priorità è un'altra: vincere col Messina sabato al Giraud e poi sperare che l'alta corte del Coni non restituisca altri due punti alla Reggina dopo il ricorso amaranto. Con i calabresi attualmente a -1, basterebbe un successo sui peloritani per garantirsi la partecipazione ai play-out. Diversamente, bisognerebbe vincere sperando però che il Martina (salvo) fermi gli amaranto nell'ultima sfida. Sarà insomma una settimana di passione. Un po' come per la Casertana, a cui potrebbe non bastare vincere a Salerno per accedere ai play-off. Juve Stabia e Matera, dopo i successi di ieri, hanno ancora una lunghezza di vantaggio sui rossoblù. I primi vanno a Benevento, con i giallorossi ormai certi di essere la migliore seconda tra le tre di Lega Pro. I lucani faranno invece visita all'Aversa Normanna, che avrà la necessità di conquistare i tre punti per assicurarsi la posizione migliore nella griglia play-out, chiaramente complice un eventuale passo falso del Messina a Torre Annunziata. Ai normanni basterebbe anche solo un pari del Messina perché, a parità di punti e nel totale equilibrio degli scontri diretti (entrambe le gare si sono chiuse sull'1-1), la differenza reti sorride alla squadra di Marra. Si vedrà.