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De Petrillo: "Sarei onorato di allenare la Nocerina"

De Petrillo: "Sarei onorato di allenare la Nocerina"TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
giovedì 18 luglio 2013, 13:112013
di Luca Esposito

A Nocera parli di De Petrillo e agli altri viene in mente un allenatore. Quello più ricordato è Lino, per aver guidato in prima persona i rossoneri, ma c'è anche un altro De Petrillo che sta emergendo in veste di mister. I colleghi di TuttoNocerina.com hanno intervistato proprio l'ex tecnico del Foligno, Alessio De Petrillo, figlio di Lino, proprio perché i ricordi di Nocera Inferiore non gli mancano. Dopo aver mancato la salvezza con i falchetti umbri, è in attesa dell'occasione giusta in panchina.
"Abbiamo fatto in otto partite quindici punti - De Petrillo ricostruisce il finale di stagione - poi però nelle ultime due giornate contro Teramo e Poggibonsi non abbiamo avuto la forza di dare la stoccata finale, anche se devo dire che ci hanno penalizzato anche i risultati delle altre squadre".

Mister, lei attende la chiamata giusta, si è parlato di Viareggio però.

"Era una voce. Non c'è stato un interesse diretto: Viareggio è un ambiente che apprezzo, ma non c'era niente di concreto".

Lei ha seguito la Nocerina anche da piccolo, allorché suo padre allenò la Nocerina.

"Sì, mio padre - l'allenatore Aquilino De Petrillo - allenò a più riprese la Nocerina, e mi ha fatto preoccupare il fatto che la società potesse non iscriversi a questo campionato. Mi vengono alla mente dei ricordi, che io ad esempio stavo spesso al campo con mio padre, ricordo gli spogliatoi che una volta erano nell'angolo. Per noi è chiaro che c'è un sentimento particolare nei confronti della Nocerina e di questa città. Adesso abitiamo a Pisa, ma abbiamo seguito comunque la vicenda".

Ammesso che la Nocerina riparta da un progetto giovani, se la società facesse proprio a lei un'offerta cosa risponderebbe?

"Sarei felicissimo. Come si fa a dire di no alla Nocerina? Diciamo che c'è un richiamo di questa piazza, tornare sarebbe bello, però l'importante è che la società sia riuscita a risolvere il problema, e che il progetto rossonero possa andare avanti".

Mister, è giusto dire che lei si augura di partire dall'inizio della stagione? Subentrare in corsa, come è successo a Foligno, non è mai facile.

"Già, io mi auguro di riuscire a iniziare da un ritiro. Un subentro porta sempre delle insidie, invece un ritiro permette di trovare le giuste alchimie e capire meglio le caratteristiche dei giocatori. Comunque, tutte le volte che sono subentrato mi è andata anche bene, a parte l'ultima esperienza. Il mercato condizionò un po' il lavoro di Foligno; a Pontedera subentrai e finimmo a un punto dai play-off. Spero di avere al più presto un'opportunità di lavoro".