Enrico Maria Amore: "Salernitana a Castellammare per avvicinarsi alla B"
Domani alle 15 c'è Juve Stabia-Salernitana, partita importante in ottica play-off per i padroni di casa, e in ottica primato per gli ospiti. Uno dei calciatori più apprezzati tra quelli che hanno conosciuto entrambe le realtà sportive è Enrico Maria Amore, ex centrocampista, autore di 9 presenze in Serie B con i granata come uno dei più giovani della rosa, e in grado di raggiungere 49 presenze e 5 gol tra Prima e Seconda Divisione con la Juve Stabia. Intervistato da TuttoSalernitana.com, Amore parte proprio da queste due esperienze calcistiche.
"Sono state due esperienze formative: con la Salernitana ero agli inizi della mia carriera in una piazza grandissima, la squadra aveva sfiorato la promozione in Serie A e poi ci arrivò qualche anno dopo; e a Castellammare ero alla fine della carriera, quindi due esperienze contrapposte che però hanno una cosa in comune, la passione".
Come vede la partita di domani?
"Juve Stabia-Salernitana è un derby che merita una grande cornice di pubblico, da parte della Salernitana perché è in lotta per il primato, e da parte stabiese perché per il campionato che sta facendo se lo merita"
Le stagioni che le due squadre stanno intraprendendo?
"Alla Salernitana penso che manchi poco: dovrebbe trattarsi dell'ultimo ostacolo prima del traguardo. Mi attendo una gara ostica dal punto di vista ambientale, perché tra Juve Stabia e Salernitana ci si giocò anche la promozione in Serie B nel 1994, quindi qualche vecchio rancore c'è. Però c'è una Juve Stabia che punta a consolidare sempre più il terzo posto per guardare sotto un aspetto diverso il minicampionato dei play-off".
Nei play-off vede favorita una squadra?
"Dobbiamo tenere conto che i play-off non comprendono solo un girone, ma da quest'anno è un discorso che abbraccia tutti e tre i gironi. Quindi, diventa un campionato completamente nuovo e subentrano varie situazioni tra cui la componente psicofisica. Chi avrà più forza mentale potrà portarsi a casa la promozione".
Come si può definire l'annata del Benevento, fallimentare o no?
"No, perché di annata fallimentare si può parlare solo quando non vengono raggiunti gli obiettivi. Quindi per quanto riguarda il Benevento non è davvero possibile parlare di fallimento, perché c'è un presidente che ogni anno dà linfa alla società e le dà la possibilità di essere sempre in prima linea dal punto di vista organizzativo. Il Benevento meriterebbe palcoscenici migliori, e non mi resta altro da dire che il mio auspicio è che tra le quattro squadre che saliranno in B due possano essere campane".
Cosa fa attualmente?
"Sono stato a Varese per un periodo, perché da tempo collaboro con Antonio Imborgia: abbiamo svolto un percorso insieme che poi è terminato, ma non vuol dire che io mi fermi qua, ogni domenica vado a osservare partite e calciatori".
A proposito di andare a osservare, il mese prossimo ci sarà anche lei al seminario di Torino per la R.O.I. Italia, organizzato presso lo stadio della Juventus.
"Il 16 maggio saremo a Torino per un corso per la R.O.I. Italia, uno dei tanti che stiamo facendo, ma questo è il fiore all'occhiello dei seminari perché avremo ospiti internazionali, e fruendo del software LFScouting (del quale sono l'ideatore) sarà possibile velocizzare e ottimizzare il lavoro".
Tutti e tre i gironi della Lega Pro stanno risentendo ancora oggi delle penalizzazioni in classifica, una delle quali ha colpito la Reggina che al momento dovrebbe retrocedere matematicamente in D.
" Sono dell'idea che questo sistema va rivisitato: non si può arrivare in aprile con penalizzazioni che vanno a danneggiare tutto il lavoro di un anno".
Nel girone B il Teramo conserva un largo vantaggio sull'Ascoli, la Salernitana nel girone C ha distanziato il Benevento, ma nel girone A come può diventare la situazione per il primato dopo la penalizzazione del Novara?
"C'è il Bassano in testa, c'è il Pavia secondo e c'è l'Alessandria terza. Questa penalizzazione del Novara che è sceso al quarto posto ha stravolto un po' di cose perché il Novara era pronosticato per vincere il campionato, e comunque nonostante tutto le squadre sono molto vicine tra loro. Non ci si aspettava certamente il Teramo così in alto: pensavamo tutti che il primo posto potesse essere un affare solo tra Ascoli e Pisa, invece è uscito fuori il Teramo che ha dimostrato grande continuità e forza di gruppo".
C'è un giovane che si è segnalato in modo particolare?
"Probabilmente si tratta di Paride Pinna del Melfi: è uno dei tanti che meglio si sono espressi".