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Arezzo, Mendicino: "Chiudiamo in bellezza. Laurea, un orgoglio!"

ESCLUSIVA TMW - Arezzo, Mendicino: "Chiudiamo in bellezza. Laurea, un orgoglio!"
giovedì 7 aprile 2016, 14:412016
di Giuseppe Granieri

"Il calcio è il nostro mondo, ma in questa intervista vorrei partire dicendo che, lunedì scorso, mi sono laureato in Scienze della Comunicazione e Media. Sono classe 1990 e, a 22 anni, ai tempi della Lazio, dopo 3 anni di serie B, rimasi fuori rosa, al di fuori della mia volontà, per delle incomprensioni". È un fiume in piena Ettore Mendicino, di professione attaccante: l'ex Lazio si confida, in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com, parlando di passato, presente e futuro.

Perché hai scelto di tornare sui libri?
"Sin da subito, ho sentito il bisogno di intraprendere una nuova strada, di fare esperienze diverse dal mondo dello sport e del calcio: avevo bisogno di sentirmi vivo, dato che a quei tempi non avevo obiettivi calcistici".

Laurea in Comunicazione e Media.
"Essermi laureato mi riempie di orgoglio, perché, ogni giorno che passa, mi accorgo sempre di più che, ad oggi, in Italia, il calcio non se la passa affatto bene: carenza di strutture, mala organizzazione, progetti senza futuro. Avevo bisogno di avere un progetto tutto mio, al di fuori del mondo del calcio".

Esami, gol e trofei: non ti sei fatto mancare nulla.
"Nonostante l'impegno negli studi, in questi anni sono, comunque, riuscito a togliermi delle belle soddisfazioni nel calcio, come la vittoria della coppa Italia e del campionato a Salerno, fronteggiando tantissimi problemi di natura fisica, che spesso hanno influito sul mio rendimento".

Perché sei andato via da Salerno?
"Non voglio più affrontare l'argomento: la scorsa estate si è detto tutto e non ho altro da aggiungere su ciò che mi ha impedito di restare alla Salernitana".

Prima parte di stagione a Siena.
"Quest'anno, poche soddisfazioni. Ho scelto Siena, la scorsa estate, perché c'era un progetto che aveva tutta l'aria di essere molto importante ma, purtroppo, cause di forza maggiori hanno impedito che le cose andassero come inizialmente si sperava e pensava. Se i primi mesi sono stati positivi, a novembre c'è stata un'involuzione, che ci ha fatto perdere terreno dalla testa della classifica".

Cosa è successo prima di Arezzo-Siena?
"Circa due settimane fa sono state strumentalizzate delle dichiarazioni che avevo lasciato prima della gara. Io volevo solo comunicare il mio dispiacere per come si è evoluta la vicenda Siena in quei mesi. Ovviamente, non ce l'ho con nessuno, ma penso che sia sotto gli occhi di tutti che, a gennaio scorso, le partenze di undici giocatori, molti dei quali importanti per la categoria, abbiano rappresentato un cambio di programma. Mi dispiace solo aver sentito dire che sia stato io a chiedere a tutti i costi di essere ceduto, quando, ripeto, avevo un buonissimo rapporto con mister Carboni e con i tifosi: la scelta di lasciare Siena è stata dettata da cause di forza maggiori".

Seconda parte di stagione ad Arezzo.
"Nell'ultimo giorno di mercato ho deciso di venire qui, spinto da grandi motivazioni. Ho trovato un bellissimo gruppo e un ambiente affiatato ma, purtroppo, l'inizio non è stato agevole, a causa di alcuni problemi fisici. Dopo un primo mese un po' così, ho ripreso a giocare ma, devo ammettere, che fino ad ora non sono riuscito a rendere sui miei livelli. Chi mi conosce sa che non sono un attaccante da tantissimi gol, ma un giocatore a cui piace molto prendere parte all'azione, senza aspettare l'assist in area di rigore".

Come sta andando la stagione?
"Potevamo aspirare ad un campionato diverso, ma gli ultimi 4/5 risultati non sono stati dei migliori. Comunque, mancano ancora alcune partite e ci teniamo a concludere in bellezza e blindare la salvezza: proverò fino alla fine a dare il mio contributo alla squadra".

Quale sarà il tuo futuro?
"Conta il finale di campionato con l'Arezzo: fino ad oggi, 5 gol e 4 assist sono la testimonianza di come la mia sia stata una stagione un po' negativa, ma anche sfortunata. Poi tornerò al Siena, ho ancora un anno di contratto: spero di riuscire a ritrovare un ambiente sereno, per poter provare a togliermi qualche soddisfazione. Penso di essere un giocatore che può dare ancora molto e raggiungere traguardi importanti. Mi auguro di trovare la giusta continuità e un ambiente tecnico che mi aiuti ad esprimere al massimo le mie potenzialità".

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