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Cosenza, Condò: "Presto per parlare di futuro"

ESCLUSIVA TMW - Cosenza, Condò: "Presto per parlare di futuro"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
mercoledì 2 aprile 2014, 11:212014
di Stefano Sica

"Forse siamo andati al di là di tutte le aspettative, anche se l'obiettivo era chiaramente quello di vincere. Ma si è fatto un lavoro importante con una squadra costruita in 20 giorni e con una condizione atletica non idonea ad inizio campionato". Per Luigi Condò, responsabile dell'area tecnica del Cosenza, è tempo di festeggiamenti. E di bilanci, dopo una stagione esaltante per la società, la squadra e tutto l'ambiente. Però c'è un ultimo atto: la salvaguardia del primo posto. Un obiettivo di prestigio a cui nessuno vuole rinunciare. L'Ischia è avvisata. "Tutti i festeggiamenti sono rimandati - ricorda Condò -. Vogliamo il primo posto perché darebbe lustro alla nostra annata. Abbiamo programmato tutto nei dettagli per vincere, mettendo su una rosa importante e rinunciando all'età media. Tutto questo con i ritardi che ne sono conseguiti a seguito della richiesta di ripescaggio".

Dopo aver perso la volata promozione col Messina, c'è stato un attimo di incertezza prima della richiesta di ripescaggio. E i tifosi storcevano il naso.
"La società ha voluto fortemente il ripescaggio proprio per dare continuità al proprio progetto ambizioso. Non penso ci siano stati mai dubbi in tal senso. Qui si vuole fare calcio in un certo modo. Il Cosenza, dopo il fallimento del 2011, ha fatto due splendidi campionati di D, e poi questo trionfale in Seconda Divisione".

Quando ha capito che il Cosenza avrebbe tagliato il traguardo?
"Dopo la partita in casa con l'Aversa. La festa del centenario, un pubblico meraviglioso e i tre punti. Lì ho capito che nessuno ci avrebbe più fermati".

Ci diceva: è presto per parlare di futuro.
"Sì, perché siamo concentrati sul mantenimento del primo posto. Ci sarà tutto il tempo per parlare più in là".

Ma dopo una stagione così, in tanti meriterebbero la riconferma. A partire da Cappellacci, sebbene sia in scadenza a giugno.
"Lui ha fatto un ottimo lavoro, dimostrando anche a Cosenza il proprio valore. Concordo, dopo un'annata così sarebbe difficile non confermare qualcuno. Ma, ripeto, sono discorsi da approfondire più avanti".

C'è del resto un progetto da portare avanti.
"Vedremo. Di certo devo ammettere che il presidente Guarascio non ci ha posto limiti in fase di costruzione della squadra. Nelle due finestre di calciomercato abbiamo potuto lavorare liberamente e con estrema agibilità. Insomma, si è avvertito il peso di una società solida. Poi valuteremo la posizione di tutti, la mia compresa".

Lei ha un curriculum dirigenziale giovane, come l'età. L'abilitazione a Direttore sportivo due anni fa e, poco prima, una promozione in C2 col Neapolis. Infine, una semifinale play-off persa l'anno seguente col club di Moxedano contro il Trapani, nonostante una squadra costruita per la salvezza. La parentesi Noto e ora questa ciliegina sulla torta.
"I successi sono sempre motivo di grande soddisfazione. E vincere in una città come Cosenza ha un sapore particolare. Ma non mi sento affatto appagato. Questo è stato per me solo uno step importante. Lavorare sì, fermarsi mai".

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