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D'Aprile: "Contento per il Teramo. C'è anche qualcosa di mio"

ESCLUSIVA TMW - D'Aprile: "Contento per il Teramo. C'è anche qualcosa di mio"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 11 aprile 2014, 15:502014
di Stefano Sica

Del Teramo ha scritto una pagina di storia indelebile e immortale. Prima da capitano e poi da dirigente. L'autunno scorso la separazione, come un fulmine a ciel sereno. Ma se i biancorossi oggi festeggiano la promozione nella Lega Pro unica, il merito è anche suo. Senza alcun dubbio. E' la storia di Massimo D'Aprile, teramano doc, già direttore generale al fianco di patron Campitelli. Ma innanzitutto tifoso di quella squadra che da sempre porta nel cuore. "Sì, qualcosa di mio certamente c'è - premette D'Aprile -. La stagione di quest'anno abbiamo iniziato a programmarla già a gennaio del 2013. Tutto è stato curato nei minimi particolari e i risultati si sono visti. Ho giocato a Teramo e poi ho svolto ruoli dirigenziali per oltre tre anni. Logico che questa promozione mi renda felice".

Però è naturale chiedersi il motivo di questa separazione improvvisa.
"Divergenze di vedute, nulla più. Ovviamente rispetto le opinioni della proprietà, ma quando si hanno idee diverse, anche strategicamente, è giusto che ognuno prenda la propria strada. Perciò ho preferito mettermi da parte. Ho lasciato però una società in crescita sotto l'aspetto organizzativo e dell'immagine. Insomma, penso di aver fatto un buon lavoro che è rimasto".

Lei è mai entrato in questioni tecniche?
"Mai. A me spettava solo il controllo delle operazioni sotto l'aspetto economico. Era ovvio che dicessi la mia, ma senza scavalcare Di Giuseppe che, tra l'altro, è stato un mio compagno di squadra e che ho voluto fortemente a Teramo come dirigente. I ruoli vanno rispettati, per me è una questione di principio".

Secondo lei cosa manca a questa società per stabilizzarsi definitivamente nel panorama professionistico?
"In certi settori servono professionisti veri. Cioè, persone che si dedichino al Teramo 24 ore su 24. A suo tempo lo consigliai al presidente. E mi sembrò che anche lui manifestasse questa esigenza. Me lo auguro che succeda affinché questa società diventi ancora più solida".

Volata finale per la promozione nella Lega Pro unica. Quali le favorite, a suo avviso?
"Penso che per Ischia, Messina e Melfi sia oramai fatta. C'è in ballo l'ottavo posto, e le favorite per me sono Sorrento e Martina. Sono due squadre in salute, specialmente il Sorrento che ho visto qualche settimana fa a Teramo mi ha destato un'ottima impressione. Tuttavia mi spiace molto per il Castel Rigone. Si tratta di una società sana, il cui presidente ha una visione del calcio, serena e sportiva, che a me piace molto. Peccato che personaggi così non possano raccogliere quello che meritano".

Il suo futuro?
"Non nego che c'è stato qualche contatto con alcuni club. Qualcuno anche estero. Tutto questo mi ha lusingato molto ma non intendo prendere decisioni affrettate. Intanto, ora, avrei difficoltà a spostarmi molto da Teramo per ragioni familiari. E poi cerco un progetto vero. Un progetto in cui si possano gettare le basi per qualcosa di serio e in cui la mia visione del calcio collimi con quello della proprietà".

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