Esoneri in Lega Pro, Lerda: "Purtroppo non c'è una medicina"
29 squadre su 60 hanno già cambiato allenatore in Lega Pro. Un dato allarmante che Tuttomercatoweb.com analizza con alcuni dei tecnici che hanno visto saltare anzitempo la propria panchina. Tra i cambiamenti più clamorosi, c'è stato quello di casa Lecce, dove i salentini non hanno confermato mister Franco Lerda. "E' nella nostra cultura del calcio italiano; più si va in basso e più la cultura viene meno. C'è fretta, non c'è pazienza, spesse volte c'è superficialità, si vuole tutto e subito. Secondo me questi numeri testimoniamo questo fatto, è nella nostra mentalità purtroppo. Sì, in Lega Pro ci sono meno risorse ma entriamo in un meccanismo dove bisogna capire costi dei tecnici e affini.
Il dato oggettivo però non fa bene al calcio".
Cosa fare per tutelarvi maggiormente, allora?
"Non c'è una medicina, solo i risultati lo fanno ma se ci fate caso, all'inizio di ogni stagione ci sono 7-8 squadre che vogliono arrivare prime. Quindi ci son già diversi allenatori a rischio... E poi ci sono quelle che vogliono fare un campionato tranquillo, nessuno vuole retrocedere facendo un salto all'indietro molto grande. I presidenti fanno queste scelte perché a volte sono mal consigliati, a volte perché rimettendoci di tasca propria si vedono sfuggire la terra da sotto i piedi e non ragionano più. Se devi fare un investimento, devi farlo secondo le tue tasche, tentando di vincere. Ma vince una sola, serve programmazione, non si può fare il passo più lungo della gamba: Purtroppo, però, non è solo in Lega Pro ma anche in B ed A; noi abbiamo una grande scuola come quella di Coverciano, ce ne sono tanti bravi ma c'è questo malcostume di esonerare come forma mentis".