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Favaretto: "Play-off affascinanti, ma mi piace il Matera"

ESCLUSIVA TMW - Favaretto: "Play-off affascinanti, ma mi piace il Matera"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
venerdì 29 maggio 2015, 13:502015
di Stefano Sica

Archiviata la breve esperienza col Real Vicenza, l'attività di Paolo Favaretto è attualmente concentrata sul Corso Uefa Pro che consente di ricevere l'abilitazione per allenare in serie A e in B. Una nuova sfida per il tecnico veneto in compagnia di altri ex giocatori come Nesta e Carrera nonché del trainer del Teramo, Vincenzo Vivarini. "Il Corso è iniziato a settembre e mensilmente abbiamo degli stage - esordisce Favaretto -. Come relatori ci sono Renzo Ulivieri, il Prof. Ferretto Ferretti, il Prof. Felice Accame e molti altri docenti che ci seguono. Abbiamo visto l'Empoli, il Sassuolo, il Chievo e il Vicenza. E' un corso che ti permette di studiare altre realtà. La nostra è una delle scuole più affermate nel mondo e ci sono anche tecnici stranieri che cercano di garantirsi questo titolo".

Cosa non ha funzionato al Real?
"Eravamo a cinque punti dai play-off e avevamo fatto sette punti nelle mie cinque partite, vincendo anche su un campo difficile come quello di Venezia. I numeri parlano in maniera positiva anche se poi bisogna sempre prendere atto di quello che decidono le proprietà. Mi fa piacere ricordare che è stata una parentesi bella anche se breve".

Contemporaneamente al suo arrivo, i calciatori scrissero una lettera di ringraziamento al loro ex tecnico Marcolini: come fu l'impatto col gruppo?
"Io ho trovato un gruppo di ragazzi molto sensibili e che mi hanno dato delle risposte concrete. Non mi piace far paragoni, ma la squadra fu capace di vincere due partite dopo due mesi durante i quali non riusciva a fare i tre punti. Io ricorderò sempre questo gruppo in maniera positiva, in quel periodo mi diede il massimo di quello che poteva fare. Questi ragazzi volevano solo dare un segnale di sensibilità ed umanità nei confronti di una persona con la quale avevano lavorato precedentemente. Potevo esserci io al posto di Marcolini. Fu un atto apprezzabile ma va anche ricordato che questi calciatori mi assicurarono subito la loro disponibilità".

Il suo futuro?
"Qualche interesse c'è, ma non si può parlare di qualcosa di concreto finché non ci si siede a tavolino per discutere realmente. Spero comunque di iniziare una stagione a luglio visto che nelle ultime tre annate sono sempre subentrato. Prima ad Aprilia, arrivando nei play-off. Poi al Delta Porto Tolle perdendo una salvezza a Forlì al 91' e poi quest'anno".

Un'autentica beffa quello spareggio.
"Arrivammo decimi in un campionato in cui c'erano nove retrocessioni e facendo gli stessi punti della settima dell'altro girone, l'Ischia. Il tutto con una società solida che, soprattutto in questa fase di grandi difficoltà economiche, avrebbe meritato di mantenere la categoria. Le regole, giuste o sbagliate che fossero, non hanno permesso questo. E oggi bisognerebbe badare più alla solidità che all'apparenza. Il Delta aveva forza e serietà, per questo dispiace ancora di più. E non dimentichiamo che il pubblico lo scorso anno superava le 1000 unità a domenica, nonostante ci trovassimo in un paese di 9000 abitanti. Porto Tolle è una realtà del Nord ma col calore del Sud. E le piazze calde mi sono sempre piaciute. Non a caso quella di Aprilia è stata la stagione che mi ha dato le soddisfazioni maggiori da allenatore. Arrivammo terzi e lì respiravo un calcio caloroso e sentito. Le emozioni sono diverse, giocare invece nell'indifferenza non è il massimo".

In caso di partecipazione alla Lega Pro unica, sarebbe rimasto?
"Questo non lo so, non era scontato. Ma ritengo di aver fatto un buon lavoro partendo dal terz'ultimo posto e arrivando decimo. E non dimentichiamo che sono retrocesse squadre importanti come Rimini, Torres o Cuneo. L'augurio ora è che questo club possa risalire visto anche il percorso nei play-off di D che la squadra sta facendo".

Come vede il ritorno delle semifinali play-off?
"Bassano, Reggiana, Matera e Como sono quattro squadre che non partivano tra le favorite ad inizio stagione. Nel girone A lo erano Alessandria e Pavia, oltre alla vincente che è il Novara. Nel girone B certamente Pisa e Ascoli oltre al Teramo che ha vinto. Nel girone C magari tutti avrebbero immaginato Lecce o Benevento come vincitrice diretta. Queste quattro squadre hanno già vinto per organizzazione collettiva dimostrando di avere degli equilibri che vanno al di là della qualità individuale. In qualche caso sono stati fatti dei piccoli inserimenti in un quadro di continuità rispetto alla stagione precedente. Questo è figlio di un lavoro serio. Però vorrei fare i complimenti anche alla Juve Stabia, una squadra molto organizzata. Guardando la partita col Bassano era un dispiacere vedere una perdente in questa sfida. E' stata una gara di grande spessore".

Chi la spunterà a suo avviso?
"Io tifo Bassano ma bisognerà far attenzione al Matera. Il fattore campo per i lucani potrebbe essere importante per via della piazza. E' una squadra che gioca bene, ha un collettivo di grande qualità e può far male".

E nei play-out chi rischia?
"Nel girone B si tratta di due partite equilibrate. Potrà succedere di tutto. Nel girone A al Pordenone servirà l'impresa per ribaltarla. Ma le partite bisogna sempre giocarle. Pro Patria-Lumezzane sarà apertissima. Nel girone C Messina-Reggina è una partita affascinante per storia e blasone, e quindi incerta, mentre Aversa-Ischia pare aver preso già un indirizzo a favore dei gialloblù".

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