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Fontana e l'esonero: "Manniello mortificato, ha pesato l'ambiente"

ESCLUSIVA TMW - Fontana e l'esonero: "Manniello mortificato, ha pesato l'ambiente"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
martedì 14 marzo 2017, 12:582017
di Luca Esposito

Il ko con la Paganese ha portato all'esonero di Gaetano Fontana. Un esonero che ha lasciato di stucco l'ormai ex tecnico gialloblù, il quale ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha spiegato i motivi della scelta fatta da patron Manniello:

"Ha pesato il fattore ambientale. I tifosi hanno contribuito all'esonero, si era arrivati a un punto di non ritorno. Il campionato non era in discussione, forse c'era paura che la situazione potesse degenerare. Il presidente è estremamente amareggiato, da tempo commentavamo le situazioni venutesi a creare in altre città, a partire da Pescara".

C'è chi ha parlato di partite vendute...
"Sono cose stupide e prive di fondamento. E' la prima volta che mi capita una cosa del genere, purtroppo c'è questo modo di pensare in generale. Il minimo errore viene accostato a certe situazioni, non si pensa al fatto si possa semplicemente sbagliare sul campo".

A suo avviso la squadra è uscita indebolita dal mercato di gennaio?
"Indebolita no. I giocatori ceduti sono stati sostituiti, ovviamente i nuovi arrivati devono integrarsi. Cutolo non s'è integrato a livello fisico, in Lega Pro l'agonismo è fondamentale. Qualitativamente puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non reggi c'è poco da fare. Aniello è un professionista esemplare, mettendosi a disposizione partendo anche dalla panchina. Non sono stati valutati gli infortuni, una stagione è fatta di tanti momenti. Forse paghiamo il fatto di aver disputato un grande girone d'andata, s'è perso il senso della misura. Le contestazioni mirate hanno tolto un po' di serenità alla squadra. Amenta non lo abbiamo mai avuto, idem Montalto. Liviero si è infortunato. Queste lacune andavano colmate ad inizio mercato. Sono andati via Zibert e Sandomenico. Liotti poi è incappato in qualche infortunio tecnico, per tutelarlo non lo abbiamo fatto giocare e ci siamo inventati Lisi terzinoLiotti poi è incappato in qualche infortunio tecnico, per tutelarlo non lo abbiamo fatto giocare e ci siamo inventati Lisi terzino. Qualche partita è finita come non doveva finire, ma a partire dalla gara col Siracusa c'è stato un attacco mirato andando a screditare un lavoro e ad obiettare la nostra correttezza morale ".

Effettivamente la squadra sembrava meno brillante in questo girone di ritorno.
"Non per difendere il mio lavoro, ma siamo figli del risultato così come i giudizi sul nostro operato. Col Monopoli abbiamo dominato senza vincere. A Messina, su un campo in pessime condizioni abbiamo perso pur creando tantissimo. Poi da lì è stato un continuo massacro che ha tolto serenità alla squadra. I numeri erano diversi, ma noi dovevamo costruire per creare una base forte e dar fastidio alle grandi. Avremmo dovuto proseguire con questo lavoro, ma oggi si vuole tutto e subito, anche se non è facile. Mi auguro che questo lavoro non venga vanificato, auguro ai ragazzi di poter sfruttare questa situazione a proprio vantaggio, perché sono legato alla città di Castellammare che mi ha dato grandi soddisfazioni anche a livello emozionale. Tornando indietro, rifarei la scelta di accettare la chiamata".

Com'era il rapporto con l'ex ds Logiudice?
"Lui si è allontanato, non ne conosco i motivi e non voglio saperli. Non credo che abbia pesato il confronto avuto con me".

Con Manniello invece è rimasto in buoni rapporti.
"E' mortificato, non avrebbe mai voluto prendere questa scelta. Lo ha fatto per la paura di conseguenze peggiori, ma non è una scelta legata ad un discorso tecnico. Dopo il ko con la Paganese c'è stato un confronto con i tifosi, la polizia mi aveva chiesto se ero disposto a farlo e io ho accettato perché non ho nulla da nascondere. Sono sereno perché conosco solo il mio lavoro, e questo mi coinvolge ventiquattro ore al giorno. Non conosco altri modi per poter raggiungere un risultato. I tifosi parlavano di partite vendute, ma sono cose alle quali non posso dare credito. Ho detto che non mi sarei messo da parte se questi erano i motivi. Dopo l'esperienza di Nocera, è brutto dover riassaporare certe situazioni. Avrei preferito essere esonerato per motivi di campo".

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