Fontana: "Playoff di Lega Pro da gustare, con tante sorprese"
Ultima giornata in vista per la Lega Pro: per un parere sul terzo campionato calcistico italiano abbiamo raggiunto Gaetano Fontana, allenatore e commentato per Sportitalia. Si parte dalle tre promosse, SPAL, Cittadella e Benevento: "Credo che abbiano meritato al di là del risultato acquisito sul campo. Hanno espresso un ottimo gioco e manifestando loro superiorità nei gironi di rispettiva competenza. La SPAL torna in B dopo tanti anni, il Benevento arriva in B per la prima volta dopo anni che ci prova e ci arriva forse nell'anno in cui aveva investito meno, si dà più valore al lavoro di campo di Auteri. Il Cittadella invece torna dopo solo un anno, è una categoria che conosce e che ha difeso in modo egregio".
Qual è il risultato che ti stupisce di più per quanto riguarda i playoff?
"Credo che ci siano buone squadre e ovviamente a livello di cuore, vista la belle esperienza di Alessandria, guardo i Grigi con simpatia. Il Pordenone è la squadra che stupisce di più: poco tempo fa era nei dilettanti, la programmazione della società è stata importante. Riconosco poi che ci sono altre squadre di valore come Foggia e Casertana".
Playoff tutti da gustare.
"Sicuramente sì, poi c'è anche la bella sorpresa della Maceratese: fino all'anno scorso anche loro erano fra i dilettanti e ora hanno giocato un campionato da protagonisti centrando i play off ed insidiando il Pisa. Hanno fatto un campionato molto importante, Bucchi ha fatto un grande lavoro insieme a Spadoni".
Per quanto riguarda i playout?
"Sono una bella rogna, più dei playoff: ti giochi il professionismo con un animo particolare. Mi spiacerebbe per L'Aquila, spero non succeda. Ai playout ci saranno realtà importanti e bisogna fare attenzione allo stato d'animo diverso dalla promozione".
Novità sul suo futuro?
"Sto attendendo segnali da parte di qualche società interessata e aspetto gli sviluppi che si possono concretizzare".
Altre due squadre di Lega Pro come Padova e Juve Stabia rappresentano tanto per il suo passato.
"Padova rappresenta l'inizio della mia carriera professionistica dopo Catanzaro e lì ho vissuto momenti esaltanti fino alla seria A. Spero che con Pillon, che è stato mio allenatore ai tempi di Ascoli, possano costruire un nuovo cammino altrettanto importante. Castellammare purtroppo rappresenta la nota dolente della mia carriera. Dopo aver sfiorato la promozione in serie B, l'anno successivo retrocedemmo in C2 dopo un finale di campionato triller passando dai play out. Ho un debito morale con quella gente, con quella tifoseria e con la città. Auguro il meglio a tutto l'ambiente delle vespe e se ci dovesse essere l'opportunità per rimediare a quell'esperienza negativa certamente farei di tutto per riconquistarmi quello che il campo mi ha levato tempo fa".