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esclusiva

Giana Erminio, Paleari: "Mi piacerebbe giocare al sud"

ESCLUSIVA TMW - Giana Erminio, Paleari: "Mi piacerebbe giocare al sud"
martedì 5 maggio 2015, 13:332015
di Luca Esposito

Dopo le giovanili del Milan, dopo il Pontisola, il Tritium e la Virtus Vecomp, il portiere Alberto Paleari ha cominciato la stagione di Lega Pro unica con il Mantova e poi, da lì è passato alla Giana Erminio nel mercato di riparazione. L’estremo difensore classe 1992, di Seregno, è felice di aver conseguito da protagonista la salvezza con i milanesi allenati da Cesare Albè, con 17 presenze nel girone di ritorno, ma il portiere ha difeso anche i pali della Nazionale Under 21 di Lega Pro di Bertotto, un’esperienza che racconta a TuttoMercatoWeb.com.

“Aver indossato la maglia azzurra secondo me è un onore, perché rappresenti non solo la squadra di una città, ma una Nazione. È stata una gioia immensa arrivare così in alto, ma al di là di questo c'è uno staff preparatissimo che lavora. È stato un dispiacere invece non essere arrivati in finale, perché contro la Turchia abbiamo finalizzato poco, ma non era facile confrontarsi con quei giocatori perché in Turchia i nostri avversari giocano anche in massima serie, e il capitano della squadra aveva giocato anche in Champions. La vittoria sarebbe stata una soddisfazione importante, ci saremmo potuti andare a giocare una finale e ci saremmo potuti mettere in luce: siamo tanti ragazzi di Lega Pro, comunque dopo questa delusione ci siamo concentrati sui nostri rispettivi club”.

Nessuno avrebbe scommesso sulla Giana Erminio, eppure la squadra si è salvata con un turno di anticipo in Lega Pro.

“Infatti, è una società che proveniva dai Dilettanti, e il nostro caso magari potrebbe essere paragonato a quello della Lupa Castelli Romani, che era stata promossa dall'Eccellenza alla Serie D e ha vinto anche quel campionato. Il nostro presidente è ambizioso, ha fatto ristrutturare lo stadio che ha ora due tribune ed è a norma per la Lega Pro, giochiamo a Gorgonzola, abbiamo anche un centro sportivo fornito di tutto e che ci dà l'opportunità di essere pronti dal punto di vista fisico-atletico. Non mi sarei mai aspettato alla vigilia che la Giana potesse fare così bene, poi in gennaio sono arrivate più vittorie consecutive ed è cresciuta in noi la consapevolezza che ce la potevamo fare. Abbiamo battuto venerdì l'Alto Adige, precedentemente avevamo vinto a Vicenza, contro di noi il Novara è rimasto bloccato a lungo sul pareggio, ma la salvezza è arrivata ed è stato un traguardo importante”.

Grazie alle sue prestazioni lei è entrato spesso nella Top 11 del nostro sito, ma non è stato solo suo il merito.

“Certo: nel mercato di riparazione sono arrivati da noi giocatori esperti come Polenghi e Gasbarroni, e tutti insieme siamo riusciti a dare quel quid in più. Però già nel girone d'andata la squadra aveva fatto 23 punti che non erano pochi per una neopromossa. Nel solo girone di ritorno finora ne abbiamo fatti altri 22, quindi possiamo sperare di poter migliorare il dato rispetto all'andata”.

Perché ha lasciato il Mantova?

“Lì avevo disputato un precampionato positivo, poi alla prima di campionato non ho giocato, e ci sono rimasto personalmente male. Mantova è comunque una piazza importante, quindi il rammarico c'è stato. Però resta la soddisfazione di aver lasciato un ottimo ricordo nei tifosi, perché ricordo che poco prima della partita con l'Alessandria giocata a gennaio avevo già accettato di trasferirmi alla Giana Erminio, il portiere titolare del Mantova era influenzato e ho giocato io nonostante fosse già certo il mio trasferimento. Ci siamo lasciati bene col pubblico”.

Il suo futuro?

“Ho un contratto fino al giugno dell'anno prossimo, ma è chiaro che se capitasse un'occasione di andare a giocare in un club di una serie superiore, bisognerebbe parlarne con la Giana…”

Ha mai pensato di giocare al Sud? Le farebbe piacere?

“Probabilmente sì, perché nel mio curriculum mancherebbe al momento un'esperienza in una piazza del Sud Italia: generalmente le tifoserie sono molto numerose e ci sono numerosi derby. Ricordo che me ne ha parlato anche Danilo Alessandro che attualmente è nelle file della Pro Piacenza e in passato ha giocato con Taranto e Casertana. Giocare al Sud sarebbe un'esperienza formativa, un’esperienza che può forgiare caratterialmente un calciatore che si sposta magari per la prima volta”.

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