Guazzo: "La B con l'Entella un sogno tatuato sulla pelle"
La Virtus Entella, raggiunta la storica promozione in Serie B per la prossima stagione, nella giornata di domani affronterà il Perugia nell'andata della Supercoppa di Lega Pro. Una stagione fantastica quella degli uomini di mister Prina, raccontata in esclusiva per TuttoMercatoWeb dall'attaccante Matteo Guazzo.
Una campionato esaltante, quello dell'Entella. Cosa le resta di questa splendida stagione?
"Una gioia immensa, sicuramente. Abbiamo guidato il campionato per tutta la stagione, solo sul finale ci siamo complicati un po' le cose da soli. Forse però è stato meglio così...".
Si spieghi meglio
"Con le difficoltà finali si è vista una squadra vera, ci siamo compattati ed è venuto fuori un finale di stagione bellissimo. Potevamo chiudere prima i giochi, ma a conti fatti così è stato sicuramente tutto più emozionante".
La Serie B è il sogno dell'Entella, ma anche e soprattutto il suo...
"Il sogno che finalmente si è avverato. Sarei potuto arrivare prima a calcare i campi della B ma sono comunque fiero di essermi finalmente conquistato questa opportunità.
Il prossimo sarà il mio primo anno in B, forse era destino che io ci arrivassi con questo club. All'Entella ho trovato un progetto davvero ambizioso fatto da persone serie e professionali".
Domani si torna in campo, c'è la Supercoppa col Perugia.
"Ma io purtroppo non potrò giocare per un piccolo infortunio. Come squadra comunque ci teniamo a fare bene, faremo di tutto per vincere".
In attesa dell'esito della Supercoppa, come ha festeggiato la promozione in B?
"Mi sono fatto un tatuaggio con la data della promozione, il 4-5-2014. L'ho fatto per lasciare un segno: in tutta la carriera non ho mai mollato, e con questa vittoria ho raggiunto l'apice della mia carriera".
Fra qualche mese, poi, sarà finalmente Serie B...
"Una sfida davvero affascinante. Non sarà semplice, ma proveremo ad usare il nostro entusiasmo da neopromossa. Ci saranno tanti ragazzi che vorranno mettersi in mostra, per questo dico che potremo tranquillamente dire la nostra".