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Ischia, Lello Di Napoli: "Vittoria di un gruppo fantastico"

ESCLUSIVA TMW - Ischia, Lello Di Napoli: "Vittoria di un gruppo fantastico"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 15 aprile 2014, 07:102014
di Stefano Sica

Sul campo ha svolto in questi mesi un lavoro scrupoloso. Di ordine tattico nonché nella conduzione di un gruppo col quale aveva stabilito già da luglio empatia e complicità. Lello Di Napoli è stato il piccolo tesoretto di Antonio Porta, tecnico dell'Ischia. E i risultati sono arrivati. Dal rapporto con Sasà Campilongo, prima ricucito la scorsa estate e poi interrotto dopo l'esonero del tecnico napoletano, a questa immensa soddisfazione personale e professionale al fianco del trainer di Procida. "Sono contento che questa mia esperienza ad Ischia abbia avuto un culmine così bello - esordisce il vice allenatore gialloblù -. Dopo un anno di inattività, questa gioia mi ripaga di tutto, anche perché mi ha permesso di divertirmi e di conoscere un ambiente fantastico come quello dell'isola. E' una promozione che dedico a mia figlia Giulia, un autentico portafortuna anche per i ragazzi che le dedicarono un video in occasione del suo compleanno, e alla mia compagna Lucia. Ma a Campilongo vanno tributati i giusti meriti. Intanto, è stato lui a volermi ad Ischia dandomi questa importante opportunità professionale. E poi ha portato avanti un lavoro di ben 18 mesi. Logico che in questa promozione ci sia anche la sua mano".

Qualcuno si è chiesto come mai non abbia gettato la spugna insieme a lui.
"La società ha voluto fortemente che restassi. Io ho rispettato il contratto, sono un professionista. E poi per me è stato un grande attestato di fiducia che volevo ripagare".

Con Porta il rapporto è stato subito proficuo, come hanno certificato i risultati.
"Lo conoscevo da anni, è stato facile. Lui mi ha dato molto spazio e poi è portato al confronto. Insieme ci completiamo bene. Io e Nicola Albarella, peraltro, lo abbiamo aiutato ad inserirsi celermente nel gruppo".

Cosa non ha funzionato nell'era Campilongo?
"Ci sono state delle incomprensioni di ordine organizzativo tra lui e la società. In sostanza certe idee non collimavano più. Insomma, tante vicissitudini negative ingigantite anche dai cattivi risultati. Quando il club ha puntato sulla linea verde, insieme a Porta, il gruppo si è ricompattato scrollandosi di dosso la tensione del risultato a tutti i costi. Tutti questi ragazzi volevano affermarsi, avevano fame. Anche perché molti di loro, compresi i nuovi arrivati, prima non giocavano. E hanno portato un entusiasmo coinvolgente e benefico".

Fatto sta che le conferme di Cunzi, Alfano e Mattera sono state decisive. E sembra che lei e Porta vi siate imposti per ottenerle.
"Si è mediato con la proprietà, certo. E siamo riusciti a tenerli ancora con noi. Ma mi sento in dovere di ringraziare anche coloro che sono andati via a gennaio: Pane, Masini, Schetter, Catinali, Cascone, Mora, Nigro, Di Nardo e Pedrelli. Hanno lasciato l'Ischia in una posizione dignitosa tale da consentirci di lanciare l'assalto finale. E' stata tuttavia la vittoria anche di chi ha lavorato dietro le quinte: il magazziniere Gigi Fiore, il massaggiatore Gennaro De Novellis, e poi Luigi Baldino, Rosario Pilato, Mario Aurino, Antonio Buoninconti, e i nostri due autisti, Peppe ed Enzo. Tutte persone eccezionali. E infine il grande Pino Taglialatela, il quale ha portato nel gruppo consigli ed esperienza. Carlino e Celentano poi hanno dato un contributo, in termini di sostegno alla squadra, decisivo. Ci sono sempre stati vicini. Lo stesso Crisano ha meriti innegabili perché già due anni fa, da direttore sportivo, portò ad Ischia giocatori importanti che hanno costituito buona parte della rosa di quest'anno".

In chiave societaria, pare che proprio Taglialatela sia al centro di un nuovo progetto con un club ancora più forte.
"Sembra che qualcosa si stia muovendo. Vedremo. Di sicuro, Carlino, dovesse veramente cedere, lascerà la società in buone mani".

La partita della svolta: Aversa, Sorrento o Castel Rigone?
"Ognuna di queste è stata importante. Dopo aver vinto ad Aversa, abbiamo perso a Caserta ma in modo onorevole. Lì abbiamo preso coscienza della nostra forza. Sorrento è stata una tappa importante, essendo in quel momento uno scontro diretto, ma solo a Castel Rigone abbiamo capito che ce l'avremmo fatta".

Dopo la sosta l'Arzanese. Loro avranno certamente stimoli maggiori.
"Anche noi ne avremo. Vogliamo chiudere bene in casa per congedarci al meglio dai nostri tifosi. E poi vogliamo mantenere questo piccolo primato di miglior difesa del campionato. Ci teniamo molto".

Dovesse spuntarla il Lamezia per l'ultimo posto, chi vede favorito negli spareggi?
"Per me Martina e Aprilia sono le più forti. In questo momento le vedo con una marcia in più".

Il suo futuro?
"A me piacerebbe restare. Io credo che con Porta si possa continuare questo progetto. Antonio meriterebbe davvero questa chance. Ora comunque è presto per parlarne, godiamoci questo traguardo. Poi mi auguro che anche per molti ragazzi ci sia la possibilità di restare. E cimentarsi in un palcoscenico importante che possa aprire loro quelle porte giuste verso un calcio ancora più ambizioso".

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