Mantova, Signorelli all'agente di Sodinha: "Parole da evitare"

"Farlo giocare solo un quarto d'ora credo sia controproducente anche per il Mantova, per me meriterebbe di giocare molto di più". In mattinata hanno fatto discutere in casa Mantova le parole di Roberto Giacometti, agente di Felipe Sodinha, fantasista brasiliano dei virgiliani. Dichiarazioni che, come prevedibile, lasciano un po' di amaro in bocca in società. Per capire la situazione, anche dal punto di vista del club, abbiamo raggiunto il direttore sportivo del Mantova, Elio Signorelli: "Mi dispiace molto per queste dichiarazioni: nel corso della trattativa per il suo arrivo, avevo comunque chiarito subito il fatto che avrebbe dovuto lavorare sicuramente più degli altri.

Sodinha è un gran professionista e le sue qualità non ce le deve raccontare l'agente, penso che sia un calciatore dal valore riconosciuto. L'abbiamo preso per questo motivo ed il Mantova ha puntato con decisione sul giocatore, a differenza di altre squadre. Penso che servano riconoscenza e rispetto del lavoro altrui: della società, dei compagni, anche e soprattutto dell'allenatore. Graziani sta facendo benissimo, ha raccolto tanti punti: non si può criticare. Credo che quest'uscita se la potesse evitare: ognuno fa il suo lavoro, lui fa l'agente, non l'allenatore né il preparatore atletico".

Sodinha resta una risorsa per il club?
"Ovvio: quando ci è stato proposto, ho deciso di puntare su di lui perché vedevo la possibilità di fare un'operazione importante per il Mantova, a livello tecnico e non solo. Queste parole non aiutano il giocatore, che invece è un ragazzo straordinario, un professionista che si sta allenando con uno spirito incredibile. Dobbiamo raggiungere la salvezza, lui ce la sta mettendo tutta ma deve ancora lavorare. L'obiettivo iniziale, peraltro, era che fosse pronto al 100% per l'anno prossimo, queste dichiarazioni stonano con quanto ci eravamo detti".