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esclusiva

Sambenedettese, Palladini: "Ambiziosi, ma senza presunzione"

ESCLUSIVA TMW - Sambenedettese, Palladini: "Ambiziosi, ma senza presunzione"TUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Padovani
venerdì 1 luglio 2016, 09:152016
di Ivan Cardia

"Abbiamo tanto entusiasmo e ci stiamo muovendo con cautela, cercando di sbagliare il meno possibile". Piedi per terra e sguardo verso l'alto: tra ambizione e realismo, Ottavio Palladini, allenatore della Sambenedettese, racconta presente e futuro dei marchigiani. Perché inizia la stagione 2016/2017 e per il club marchigiano è il momento di prepararsi all'atteso ritorno in Lega Pro: "Abbiamo raggiunto la maggior parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati con la società, siamo contenti del lavoro svolto sinora".

Lei ha già vinto il campionato di Serie D sulla panchina della Samb, questa è la volta buona?
"A livello societario sinceramente sì, ci siamo iscritti e questo è già un grosso passo in avanti. A livello personale e di squadra mi auguro che si possa fare bene, sudare la maglia e uscire sempre e comunque a testa alta dal campo".

La promozione è arrivata in una splendida cornice di pubblico.
"San Benedetto, fortunatamente, a prescindere dalla categoria in cui si gioca, ha un pubblico fantastico. Ma non lo dico io, lo dicono i numeri: la soddisfazione è doppia perché riportare questo entusiasmo dopo tanti anni di delusione era una cosa che ci premeva. Se abbiamo vinto lo dobbiamo anche a loro".

Saranno un fattore in più per la Lega Pro?
"Io penso di sì. La bravura deve essere la nostra, cercare con la voglia, la determinazione, il sudore, di portarli dalla nostra parte e continuare a tenere vivo questo grande entusiasmo".

Forse è presto per parlarne, ma il girone potrebbe essere determinante. Sud o centro?
"Secondo me centro, perché il Teramo l'anno scorso era in quello centrale. Però dipende da come vorranno dividere i gironi, effettivamente è un po' prematuro parlarne. In ogni caso stiamo cercando di allestire una squadra adatta alla competizione che ci aspetta".

L'obiettivo?
"Fare bene. Senza patemi d'animo: l'ambizione di fare bene c'è sempre. Bisogna essere sempre ambiziosi, non presuntuosi, ma ambiziosi. Abbiamo cercato di scegliere giocatori che siano in grado di rispettare questa ambizione".

Dopo la promozione abbiamo sentito il dg Fedeli. Il sogno è la Serie B, parole sue.
"Il sogno per tutti è la Serie B, per tutti. È un sogno e i sogni aiutano a vivere meglio, però dobbiamo rimanere coi piedi per terra, consci delle nostre possibilità".

Lei è nato a San Benedetto e da calciatore ha vestito la maglia del club prima di allenarlo.
"Io sono nato a San Benedetto del Tronto e ci sono anche cresciuto a livello professionale, sia da calciatore e da allenatore. Sono tifoso della Sambenedettese, sin da piccolo: andavo al Ballarin, al vecchio stadio. Anche se ho vestito altre maglie con la massima professionalità, il mio cuore è sempre stato rossoblù".

È più bello vincere nella propria città?
"Sicuramente è una soddisfazione grande, è bello perché si lascia un buon ricordo e spero di continuare a farlo. Spero di continuare a farlo, davvero. Inevitabilmente nel calcio può succedere di tutto. Però intanto ci si può godere il momento".

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