Stringara: "Grosseto, i guai nascono ad agosto. Manca amalgama"
Ora osserva dall'esterno il Grosseto. Fino a poco più di quindici giorni fa ne era l'allenatore. A Paolo Stringara abbiamo chiesto quali sono i motivi delle difficoltà della squadra toscana che rischia di finire ai play-out. "L'inizio della stagione - dice a Tuttomercatoweb.com - con la cessione della società che prima sembrava andata in porto e poi invece è saltata, ha creato questo problema: fare una squadra a campionato iniziato non è per niente facile. E' stata questa problematica a segnare la stagione. Il gruppo risente di una preparazione fisica che non c'è stata, nè è stato possibile creare un impianto di gioco. Camilli è ambizioso e sono convinto che, in condizioni normali, avrebbe portato la squadra in B".
La squadra è di valore?
"Ci sono dei buoni giocatori ma non è stato possibile trovare l'amalgama all'inizio della stagione".
Qualche giocatore può essere bloccato dalla paura?
"Non credo. Certo, ora il Grosseto deve uscirne lottando, ci sono cinque gare da giocare col coltello tra i denti. Può farcela senza passare dai play out".
E il problema del gol?
"Si torna al discorso iniziale. E' necessario lavorare nel pre-campionato, pianificare, avere tempo. In questo senso faccio l'esempio dell'Empoli di Sarri, che col tempo e con la pazienza ha ottenuto grandi risultati".
Il suo esonero era così necessario?
"I numeri erano quelli. Tre ko di fila per uno a zero. Ma il rapporto con Camilli resta eccezionale".