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Gravina replica a Bacci: "Mia candidatura impermeabile a compromessi"

Gravina replica a Bacci: "Mia candidatura impermeabile a compromessi"TUTTO mercato WEB
lunedì 30 novembre 2015, 12:252015
di Stefano Sica
Riceviamo e volentieri pubblichiamo

"Caro Andrea Bacci,

ho letto con molta attenzione la Tua lettera aperta ai colleghi Presidenti, e devo dire che il Tuo contributo in termini di progettualità e di stimolo rappresenta certamente un elemento positivo in una fase storica della nostra vita associativa in cui la collegialità e i contenuti programmatici sono certamente una priorità non più rinviabile.
Apprezzo il repentino cambiamento rispetto alla tua posizione politica più recente che prevedeva
un sostanziale prolungamento del commissariamento e che ti ha portato a disertare le due riunioni con numerosi tuoi colleghi a Roma e Milano per un confronto su progetti e contenuti.
Ho condiviso diversi passaggi delle premesse alla Tua "bozza di progetto sportivo", soprattutto quelli che intercettano la mia volontà - da sempre comunicata e diffusa - di puntare sulle strutture, sui giovani e sui territori, per dare nerbo ad un'azione in grado di migliorare l'immagine ed il ruolo della Lega Pro nel contesto attuale.
Con una punta di presunzione - concedimela - mi rivedo in quelle caratteristiche di passione,
competenza, onestà ed umiltà che saranno fondamentali per dare alla Lega Pro una governance credibile e capace di togliere il nostro sistema da quelle secche in cui logiche che non ci appartengono ci hanno fatto finire. Sincerità per sincerità, credo che il tuo riferimento alla mia persona - con accezione negativa - quanto all'appartenenza ad un gruppo storico tradisca una certa superficialità, forse dovuta alla Tua recente partecipazione al nostro mondo.
Di quel gruppo sono, invece, ben evidenti le tracce comportamentali e i risultati di un'esperienza riformatrice senza precedenti nel calcio italiano. Ne rivendico con forza e grande orgoglio la mia appartenenza in quello che è diventato - come riconosci - storico, appunto perché ha saputo dare all'allora Serie C quella caratterizzazione di "laboratorio", di vivacità culturale ed imprenditoriale in cui mi sono sempre ispirato e riconosciuto e di cui - novello grillo parlante ho lasciato storiche tracce in atti - avevo segnalato l'evidente deriva nell'ultimo decennio. Rivendico, e con me tutti quelli che condividono una visione manageriale e che non si lasciano muovere da intenti di natura politica ed utilitaristica, gli esempi di chi ha fatto parte di quel gruppo storico, che ha ispirato quella rinascita negli anni Novanta da cui dobbiamo prendere insegnamenti e segnali invece di lanciarne sterili ed immotivate demonizzazioni.
Sono sempre stato un aperto fautore dei principi democratici del confronto e della valorizzazione delle diversità, e quindi ti stimolo ad una partecipazione attiva, a fornire il tuo prezioso contributo di idee e di soluzioni. Ma, proprio per questo, non posso che invitarti a rispettare il mio diritto a proporre la mia idea progettuale. Un diritto che diventa moralmente un più forte dovere nei riguardi dei tanti che mi hanno stimolato in tal senso, che mi hanno accordato fiducia, che collaborano quotidianamente con me a delineare le nuove rotte.
Io ci sarò. Io ci sarò e con la mia presenza cercherò di riaffermare - in un quadro di sviluppo di tipo aziendalistico ma con forte valenza di valori ed elementi sociali - la necessità di un'azione gestionale e programmatica libera da condizionamenti politici e da intenti utilitaristici ad altrui funzionali. I tentativi di captatio benevolentiae recentemente andati a vuoto e proposti sotto forma di procacciamento di sponsor milionari spariti nel nulla hanno già prodotto danni a tanti club e a tanti imprenditori nell'ultimo anno. Occorre stare attenti alle classiche promesse da campagna elettorale e darci da fare tutti insieme per dare una prospettiva alla nostra Lega che risponda alle esigenze dell'oggi e del domani.
In conclusione, ti invito - e invito tutti coloro che lo vorranno - ad un confronto sul terreno dei programmi e delle idee di immediata concretezza. Un terreno su cui sono immerso da settimane, impegnando risorse ed energie umane ed intellettuali che non intendo svilire lasciando il passo alla più classica delle contese sui nomi, come se il destino della Lega Pro fosse ancora legato ad un posizionamento di potere piuttosto che all'operatività di un buon governo.
Oggi è in gioco il futuro di un'industria e di uno sport, il più amato di tutti. E la partita che mi accingo a giocare rappresenta uno snodo fondamentale, ormai impermeabile a soluzioni di mero compromesso.
Tanto dovevo a Te, ma soprattutto a tutti coloro che anche in queste ore non fanno mancare il proprio sostegno".

Gabriele Gravina