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Harakiri Paganese, la Lupa raccoglie e ringrazia. Focus sul match

Harakiri Paganese, la Lupa raccoglie e ringrazia. Focus sul matchTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com
martedì 27 gennaio 2015, 21:302015
di Stefano Sica

Ha avuto valide ragioni Andrea Sottil, tecnico della Paganese, per lagnarsi del pari al termine della sfida con la Lupa Roma. Un match che gli azzurrostellati hanno condotto quasi interamente con piglio e grande intensità, alla ricerca costante dei tre punti, con una Lupa molto guardinga ed intenzionata principalmente a non prenderle. La Paganese si è fatta male in sostanza da sola, non finalizzando tutte le chance prodotte e dilapidando il doppio vantaggio con errori scellerati, individuali e di reparto. Clamoroso quello che ha sdoganato il primo pari dei capitolini, con Armenise troppo leggero nel non spazzare dall'area un pallone facile da addomesticare regalandolo su un piatto d'argento a Tulli. Parimenti ingenuo il secondo, che ha consentito a Raffaello (adesso capocannoniere della sua squadra con cinque centri stagionali) di colpire in assoluta solitudine sul primo palo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Praticamente gli unici due sussulti della squadra di Cucciari. Logico che Sottil mettesse il dito nella piaga agitandolo nelle amnesie e nella mancanza di concentrazione dei suoi. Fatto sta che dalla gara di Martina in poi, il reparto azzurrostellato ha registrato una preoccupante involuzione. Nelle prime 10 partite della gestione Sottil la Paganese aveva incassato appena otto gol, per poi beccarne nove nelle cinque gare successive. Che la rosa a disposizione del tecnico piemontese avesse subìto un taglio doloroso con le rinunce a Bocchetti, Herrera e Caccavallo, è un dato di cui tener conto. Ma la Paganese, in ogni caso, il successo con i capitolini se lo era costruito con ampio merito e con la forza del carattere, gettandolo al vento per mera superficialità. Ed è un refrain che oramai caratterizza le prestazioni azzurrostellate da un po' di tempo a questa parte. I tre punti mancano da ben cinque giornate (era il lontano 14 dicembre quando a cadere al Torre fu il Catanzaro). Da allora tre pari e due sconfitte. Numeri che non possono non generare un certo allarmismo. Forse arriverà un altro esterno offensivo in grado di non far rimpiangere chi è andato via.

Ha funzionato solo parzialmente, infatti, l'esperimento Bernardo come attaccante destro esterno nel 4-3-3 di Sottil. L'ex Sorrento, che è notoriamente un elemento che preferisce agire tra le linee, ha fatto fatica a trovare spunti e ritmo in quella posizione. Tanto che, col suo spostamento al centro al posto di Gerardi dopo l'ingresso di Longo, immediato è partito l'assist al gioiellino scuola Bari per il momentaneo 2-1. La Paganese esce però dalla sfida con la Lupa con due certezze legate proprio ai nuovi arrivi. Maestosa intanto la prestazione di Aurelio (nella foto). Non solo per il gol di grande raffinatezza, ma anche per una condizione atletica già incoraggiante. Bene anche l'impatto col match di Longo, che ha dato velocità ed imprevedibilità al reparto offensivo azzurrostellato. La Paganese, semmai, ha pagato anche qualche assenza pesante, De Liguori e Baccolo su tutti. Nel team di Cucciari solita performance positiva di Capodaglio, tra i migliori dei suoi. Tuttavia anche i romani hanno l'impellenza di far pace con la vittoria, che manca dal 16 novembre (1-0 all'Ischia, 13/a giornata). Da allora la Lupa, che vanta attualmente il peggior attacco del girone con 35 reti incassate, ha beccato non meno di due gol a partita (quattro con la Salernitana, tre con Melfi ed Aversa Normanna). La squadra spumeggiante di inizio campionato è svanita, così come il sogno di disputare un campionato da rivelazione assoluta. Ma l'obiettivo della salvezza va centrato ad ogni costo. Diversamente sarebbe un flop difficilmente giustificabile.