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Ischia, dg Iodice: "Macalli è allucinato dal potere"

Ischia, dg Iodice: "Macalli è allucinato dal potere"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
venerdì 23 gennaio 2015, 20:522015
di Luca Esposito

Il Consiglio direttivo della Lega Pro è tutto unito con il presidente Mario Macalli che non intende cedere a quello che verrebbe etichettato come un "colpo di stato" da parte di varie società, nonostante quelle stesse società non avessero approvato il bilancio. È un fiume in piena Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia, il quale, parlando con TuttoLegaPro.com insiste a dire che un cambiamento è necessario e anche l'attuale presidente della Lega dovrebbe prenderne atto. Iodice punzecchia anche Lotito che susciterebbe una forma di "sudditanza psicologica". "Secondo me qui sta avvenendo un guazzabuglio all'italiana, che non ha precedenti nella storia del calcio italiano – commenta Iodice – E' a tutti molto chiaro che l'Assemblea delle società del 15 dicembre 2014 ha bocciato il bilancio della Lega Italiana Calcio Professionistico. A quel punto non credo ci sarebbero dovute essere altre discussioni o ingiustificate prese di posizione da parte di Macalli, l'epilogo di quest'ultimo, se veramente avesse voluto fare gli interessi delle società, sarebbe dovuto essere quello delle dimissioni seduta stante".

Perché secondo lei Macalli non si è dimesso?

"Uno dei motivi principali è il fatto che è 'ostaggio' di Claudio Lotito, il quale talvolta con modi arroganti e 'guappeschi', vuole convincere i presidenti delle società a orientare le mire future su altri lidi, e non già su un terreno felice di rinnovamento, che di fatto nella sostanza possa assicurare un futuro tranquillo alle società della Lega Pro. Mi risulta che stia promettendo soldi ai Presidenti delle società, sponsor, introiti, ma non me ne rendo conto a che titolo e se sono soldi di tasca sua o soldi che gli ha promesso Tavecchio, visto che con il Presidente della FIGC si sentirà anche cento volte al giorno".

E' solo questo il motivo che induce Macalli a resistere?

"Guardi passano i giorni e continuo a non darmi una plausibile spiegazione. Ritengo che forse a questo punto, chissà cosa si nasconda dietro questa strenua e ingiustificata quanto inutile resistenza. Evidentemente il dossier strutturato dall'ex Direttore Generale Francesco Ghirelli sulla cassaforte della Lega Pro, cioè la Lega Calcio Servizi di Roma, chissà cosa nasconderà di profondamente preoccupante per il Presidente della Lega Macalli. Sarebbe il caso di andare a fondo su questa circostanza che ritengo dai risvolti gravissimi per le società della Lega Pro, con profili che possano addirittura sconfinare nella sfera del codice penale. Mi farò promotore di una mozione per capire meglio e a fondo come stanno le cose su questa particolare questione. Anzi aggiungo che, con un bilancio che perde 1,2 milioni di euro in un anno, vanno denunciati non alle istituzioni sportive ma a quelle giudiziarie, gli artefici di questo singolare disordine finanziario".

Secondo lei perchè non intervengono le istituzioni federali?

"Il silenzio e l'immobilismo del Presidente della FIGC Carlo Tavecchio è gravissimo e preoccupante per il futuro del calcio italiano. Questi avrebbe dovuto esercitare le sue funzioni sin da subito e non avrebbe dovuto assolutamente permettere di arrivare sino a oggi, contribuendo, con la sua ingiustificata inerzia a macchiare in maniera indelebile l'immagine del calcio italiano in particolare quella della Lega Pro. Anche in questa circostanza non me ne spiego il motivo. Forse sì, anche lui deve molto a Lotito e quindi non decide perché così vuole Lotito, altrimenti avrebbe già provveduto".

Direttore, sono affermazioni gravi quelle che lei sta dicendo.

"Me ne assumo la responsabilità. Ho sempre affrontato le situazioni difficili andando a testa alta e non scendendo a compromessi con nessuno. Mi sono fatto da solo e sfido chiunque a dire il contrario. Mi perseguissero pure, ho materiale in abbondanza per confermare tutto quello che sto dicendo".

Chiaramente chi ci rimette in tutto questo sono sempre le società?

"Senza ombra di dubbio. Come fanno i presidenti di società, che nella vita sono capaci imprenditori, ad investire nelle proprie società sportive, se a monte è tutto così poco chiaro? Mancano idee, progetti sul futuro, ma soprattutto manca la qualità dei dirigenti federali ormai obsoleti e col solo scopo di rimanere 'abbarbicati' alle poltrone. Ma Macalli ha detto che non vuole rimanere abbarbicato alla poltrona a dispetto del volere delle società e che nel calcio la sfiducia non esiste, e allora cosa aspetta a dimettersi? Perché sta ancora al suo posto? Se avesse a cuore le sorti delle società e non solo quella sua personale, lo avrebbe fatto sin da subito, evidentemente ci sono situazioni sottostanti così gravi che non lo può fare, ma è stato scovato, dica come realmente stanno le cose".

Ultima domanda: perché' secondo lei Macalli, nonostante la sfiducia delle società, continua a non rassegnare le dimissioni?

"Perché è allucinato dal potere".