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Ischia, Senese: "Situazione critica: nuovi soci sfiduciati dall'ambiente"

Ischia, Senese: "Situazione critica: nuovi soci sfiduciati dall'ambiente"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 3 luglio 2015, 10:282015
di Stefano Sica

E' saltato il Consiglio di amministrazione dell'Ischia, in programma tra mercoledì e giovedì, per sancire l'ingresso di nuovi soci nel club con una nuova ripartizione delle quote societarie. A spiegare la situazione, sulle colonne del quotidiano Il Dispari, è il direttore amministrativo Giancarlo Senese: "La riunione è stata destabilizzata dall'ostilità mostrata da alcuni tifosi verso un progetto ambizioso che prevedeva anche che la squadra potesse allenarsi per un periodo di tempo fuori dall'isola. I nuovi soci sono preoccupati. È gente che sta investendo e non vuole mettersi contro il territorio, vuole semplicemente fare un progetto sportivo sotto logiche nuove. Siamo entrati in una fase di riflessione, ma non abbiamo molto tempo perché ci sono i termini della fideiussione da rispettare. Fideiussione che volevano garantire gli stessi imprenditori oggi in preda a dubbi e che appena pochi giorni fa avevano firmato un programma operativo che ci garantiva la copertura finanziaria per affrontare la stagione. Siamo in attesa di capire se c'è stato qualche difetto di comunicazione da parte nostra oppure se c'è proprio una preclusione verso qualsiasi tipo di progetto da parte di una certa frangia della tifoseria. Certo, da notizie da noi acquisite la situazione preoccupa, addirittura è stato richiesto da alcuni supporter di non iscrivere la società al campionato, questo ci delude non poco. È bene che sia chiaro: nessuno investirà mai se c'è ostilità dal territorio. Nessuno ha mai messo in dubbio il Mazzella per le partite interne. Noi vogliamo rispettare il territorio: l'Ischia giocherà sull'isola i match casalinghi. Il campo andrebbe rizollato e questo fa capire lo stato delle cose. Di certo, se utilizzassimo il Mazzella attuale per allenarci settimanalmente, lo troveremmo poi in condizioni pietose per le partite domenicali. E questa non è certamente una prospettiva percorribile per una società che vuole mettere in campo un progetto ambizioso. A mio modo di vedere, comunque, i tifosi non dovrebbero preoccuparsi di dove si allena la squadra, soprattutto se parliamo ipoteticamente di alcuni giorni a settimana.

C'è un fatto oggettivo. L'anno scorso tra campo e soggiorno sull'isola abbiamo pagato 230 mila euro: questo non è un discorso che può essere proseguito da questa società. Somme del genere le vogliamo spendere per acquistare giocatori, perché grazie a uno dei nostri potenziali soci potremmo accedere a strutture anche migliori a costo zero. Sarebbe un grande risparmio, a fronte di una gestione totale che sfiora i 2 milioni di euro. Non siamo riusciti ad entusiasmare l'ambiente, nonostante i nomi importanti che sono circolati in questi giorni. Ci vorrebbe una tregua, non si possono fare crociate contro questa società che sta facendo sacrifici, diventa difficile tanto se è un tifoso a farlo, quanto se ne sono duecento. Non vorrei, comunque, che ci sia qualcuno che sta remando contro. Vorrei una distensione degli animi, anche perché c'è un aspetto da non sottovalutare legato al nostro progetto. Noi puntiamo su giovani promettenti, ma sarebbe letteralmente impossibile farli esprimere al meglio in uno stadio infuocato che rema contro la sua stessa squadra. C'è l'immediata esigenza di capire se c'è la disponibilità da parte dell'isola di mettere a disposizione servizi e denaro che ci mettano in condizione di sostenere i costi di logistica sull'isola. Se si riescono a mettere 150, 200 mila euro non ci sarebbe più alcun problema. A quel punto non dovremmo più sostenere i costi dell'anno scorso e la squadra si allenerebbe sicuramente tutta la settimana sull'isola. Siamo preoccupati e delusi, ci ritroviamo tra le mani una vera e propria patata bollente. Di certo, o arriva una soluzione nell'arco di 24 ore, oppure qui si mette veramente male".