Juve Stabia, Improta: "Amarezza per l'espulsione di Ripa"

Contro un Foggia all'ultima spiaggia play-off, la Juve Stabia riesce ad uscire indenne dallo Zaccheria. Vista la partita un risultato positivo, vista la classifica un pò meno. La squadra di De Zerbi le ha provate tutte pur di portare a casa l'intera posta in palio, la Juve Stabia, tranne che per pochi minuti del secondo tempo, ha sempre prestato il fianco agli arrembanti avversari che si son visti negare anche un presunto goal su una palla che sembra aver varcato la linea di porta in seguito ad una delle tante sortite offensive prodotte.
Occorre oltre un'ora di attacchi per il vantaggio dei rossoneri, giunto da punizione dal limite. Pochi minuti dopo è lo stesso Foggia a segnare nella propria porta il goal dell'1-1 con un clamoroso autogoal nato da un cross del rientrante Nicastro.
Il risultato non si schioda più ed al triplice fischio è il Foggia a restare maggiormente deluso dopo l'ottima prova offerta. Per la Juve Stabia il merito di essere riuscita a difendersi da un avversario in gran giornata e la beffa dell'ingenua espulsione a Ripa nei parapiglia del dopo gara.
Un rosso che costerà caro ai gialloblù nella prossima sfida con l'Aversa, vista la contemporanea squalifica di Di Carmine, diffidato e ammonito quest'oggi.

Al termine di Foggia - Juve Stabia, le Vespe decidono di far parlare il solo Presidente Improta: "Non parlano gli altri perchè siamo rimasti particolarmente male dall'espulsione a Ripa nel dopo gara. Non si è capito cosa è successo, ma l'amarezza è tanta ed abbiamo preferito non far venire altri tesserati che avrebbero potuto lasciarsi andare a commenti a caldo poco consoni. Dispiace dover giocare la prossima gara senza due attaccanti fondamentali, sicuramente Gomez e gli altri giocatori in rosa daranno il massimo. Oggi merito al Foggia per la grossa prestazione, noi siamo riusciti ad uscire indenni da una situazione per nulla facile. L'amarezza di Carrozza? A nessuno piace essere sostituiti dopo 35 minuti, si tratta di una sostituzione per potenziare un centrocampo in difficoltà, non certo per penalizzare o bocciare il giocatore".