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Juve Stabia, Manniello replica a Pitrolo: "Mi abbasso a rispondere al pupo e non al puparo"

Juve Stabia, Manniello replica a Pitrolo: "Mi abbasso a rispondere al pupo e non al puparo"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
sabato 30 maggio 2015, 06:512015
di Alessandro Landolfi
fonte stabia1907.it

Ha definito le sue dichiarazioni, rilasciate dopo i gravi torti arbitrali subiti nei quarti di finale dei play off con il Bassano, assurde e prive di etica. Il patron della Juve Stabia, Franco Manniello, proprio non ci sta e prontamente replica duramente al vice presidente di Lega Pro Archimede Pitrolo.

"Per questa volta il patron della Juve Stabia si abbassa a rispondere al pupo e non al puparo - dichiara uno stizzito Manniello - Come si fa a definire prive di etica le mie accuse? A suffragare le mie proteste ci sono i fatti, fatti che il numero due della federazione dovrebbe ben conoscere. E' un fatto che la Lega Pro non ha un bilancio approvato. Così come sono fatti che il suo presidente, Macalli, non solo non è più ben voluto dall'ormai maggioranza degli appartenenti alla categoria, ma è anche un presidente inibito.
La Lega Pro, continua Manniello, così per come è organizzata, è una categoria fallita. Eppure molti fanno in modo di non lasciare le loro amate poltrone. Si sfruttano gli investimenti ed i danari che ogni anno, tanti onesti presidenti, come il sottoscritto, investono nel sistema sapendo che andranno persi".

Poi arriva un'altra stoccata al vice presidente Pitrolo: "Come fa certa gente a giudicare, quando in presenza di tanti testimoni, non conosceva ne il nome e ne il numero delle squadre partecipanti ai play off? E' proprio assurdo e paradossale tutto questo".

Manniello prova a fare un'analisi su come è organizzata la categoria: "Fin quando la serie A non cederà una parte dei contributi televisivi, questa categoria non avrà possibilità di reggere. I conti sono chiari e precisi: volendo considerare i contributi ricevuti, gli sponsor ed i proventi dai botteghini, ci si rimette tra 1,5 e 2 milioni di euro a stagione. Non è possibile proseguire in questo modo. Ma allora fateci tornare dilettanti? Non ci hanno mai preso in considerazione. Ciò che a loro interessa è farci investire a fondo perduto milioni e milioni di euro".

Poi Manniello parla della sua creatura, la Juve Stabia: "Sono e resto dimissionario. Non posso andare avanti. Mi hanno lasciato completamente solo da molti anni. Ho il dovere di pensare anche al futuro della mia famiglia ed a quella dei miei dipendenti di cui sento la responsabilità. Le istituzioni ci hanno abbandonato, ci hanno fatto allenare a Casola, non abbiamo possibilità di coltivare il settore giovanile, gli imprenditori di Castellammare latitano, il pubblico è calato paurosamente. Una città di settantamila abitanti, che con una squadra nei play off per tutta la stagione, fa circa un migliaio di paganti a partita, difficilmente può avere una squadra di calcio a certi livelli".

Ma le tante trattative di cui parlano i giornali? "Non c'è niente di vero. Non ho avuto il piacere di parlare con nessuno. Nessuno si è fatto vivo. Sono disposto a farmi da parte, a regalare la società se è necessario, ma al momento sono e rimango solo, così come è sempre stato negli ultimi anni".

Ma allora la Juve Stabia non si iscriverà? "E' presto per dirlo, vediamo come si evolvono i fatti, ma è molto difficile. Anche fare una squadra di soli giovani comporta tanti sacrifici, poi ci sono le fideiussioni da rilasciare e tante altre spese da affrontare, insomma forti investimenti che da solo non posso sostenere".