Juve Stabia, Manniello sul ripescaggio: "Questo criterio ci condanna"

E' sfiduciato a tarda sera Franco Manniello, patron della Juve Stabia, dopo una mattinata di speranza cominciata con il tweet "oggi vedremo riconosciuti i nostri diritti" e un pomeriggio al telefono ad attendere buone notizie da Roma e una serata a fare i conti sulla possibile classifica del ripescaggio in B con i suoi collaboratori, quasi quasi vorrebbe gettare la spugna. Ma non lo fa. "Domani provvederemo a fare tutte le integrazioni per il ripescaggio in serie B compreso il versamento di 200mila euro richiesto dalla Lega, poi aspettiamo la classifica". Non ha tanta voglia di parlare anche perché ha sentito il presidente della Lega B Andrea Abodi che gli ha spiegato come funziona il meccanismo della classifica e dei criteri. Anzi gli ha annunciato che già in settimana, quindi molto prima di lunedì, la Lega pubblicherà la famosa classifica.

"Non li capisco questi criteri- spiega Manniello- eppure è così. La storia ci condanna. Abodi mi ha spiegato che i fallimenti non vanno considerati e quindi squadre come Pisa, Catanzaro, Vicenza, che è stato riammesso e non ripescato, possono presentare la domanda per la nuova serie. Anche il Como e forse il Prato ci sarebbe davanti. Purtroppo è così. Dobbiamo capire meglio come vengono assegnati i punteggi. Ma se valgono la storia calcistica e gli spettatori credo che non abbiamo speranza. La Juve Stabia al momento ha 14,5 punti per la classifica mentre le altre ne avrebbero 13. Ma ripeto con storia calcistica e spettatori molte squadre ci supererebbero. Io non lo so come andrà a finire anche perché il Novara domani presenta un nuovo ricorso. Noi ci siamo ma non dipende più da noi. Quello che mi dispiace e che mi rode molto e che abbiamo fatto la battaglia per gli altri..."