Juve Stabia, meglio tornare al vecchio modulo

C'è stato un periodo in cui la Juve Stabia si è trovata a competere con Salernitana e Benevento per il primo posto nel girone C della Lega Pro: fino a quel momento mister Giuseppe Pancaro schierava i suoi con un 4-4-2 che prevedeva le due punte centrali Ripa e Di Carmine e con due esterni di centrocampo che potevano essere spesso Vella e Bombagi alternati con Gammone e Nicastro, e la squadra risultava più pericolosa anche perché riusciva a impedire agli avversari di costruire gioco. La partita persa a Salerno ha fatto cambiare qualcosa, non solo nel modulo che adesso è un 4-3-3 (o anche un 4-2-3-1) ma anche nella media punti, che prima raggiungeva i due punti a partita, e adesso nelle ultime 10 giornate si è assestata a 1,3 punti, aritmeticamente, per ogni gara.

Quindi quella continuità di risultati è stata persa, e adesso anche il Benevento, che in precedenza si era venuto a trovare anche alle spalle della Juve Stabia in classifica, ora ha ben 11 punti di vantaggio sui gialloblù che occupano il terzo posto insieme con Lecce e Casertana, quindi a forte rischio di superamento. E non dimentichiamo che il ds Logiudice, con la disponibilità della società, ha formato una rosa di giocatori che hanno qualità.

A Reggio Calabria l'undici di Pancaro ha fatto poco in avanti, così come aveva fatto poco anche a Barletta e in altre precedenti trasferte: contro la Reggina si è vista raramente alla conclusione la Juve Stabia che aveva lasciato per larghi tratti del primo tempo Di Carmine da solo con i due esterni, e anche gli stessi tifosi stabiesi non hanno accolto benissimo lo 0-0 finale. Proprio nel corso del confronto tenutosi a fine gara tra i tifosi presenti al Granillo e lo stesso allenatore, Pancaro si è preso la responsabilità dell'attuale crisi di risultati e di gioco. Cosa potrebbe fare il mister per permettere ai suoi di ritrovare grinta e pericolosità? Secondo logica, anche un ritorno al 4-4-2 non guasterebbe, anche per sfruttare le caratteristiche di Carrozza sulla destra.