Lega Pro, il Martina pareggia e manda in D il Melfi. Top&flop della gara

Dopo ventidue anni il Melfi retrocede, è la prima volta che accade nella gestione di patron Giuseppe Maglione: il pareggio per 0-0 dei lucani al termine di una gara drammatica premia il Martina che aveva vinto il play-out d'andata, la società gialloverde abbandona dunque il calcio professionistico tredici anni dopo il 2003, e potrà sperare solo nella riammissione. I lucani si rimproverano soprattutto la sterilità offensiva mostrata dal primo all'ultimo minuto, contro un Martina grintoso e ben disposto in campo. Il Melfi inizia con una formazione a trazione anteriore, ma il Martina è attentissimo in difesa e produce due occasioni importanti, la prima al 14' con Di Lauri, lesto ad anticipare gli avversari dopo un cross di Dianda, e la seconda al 20' con Baclet su punizione che sorvola di poco la traversa. Prese le misure, il Melfi si affaccia pericolosamente nell'area pugliese al 26' reclamando anche un rigore con Tortolano che però viene sanzionato con un'ammonizione per simulazione, e poi al 29' Amelio di sinistro non trova la porta per questione di centimetri. Per i lucani c'è ancora una conclusione diretta in porta di Tortolano, con Viotti che blocca, ma il tempo si chiude con Di Lauri che per il Martina va al tiro da posizione difficile senza riuscire a trovare la porta avversaria. I locali riprendono ad attaccare di più nel secondo tempo con il centravanti Ingretolli in campo, Maimone va al tiro al 55' trovando solo un calcio d'angolo, ma un quarto d'ora dopo il martinese Berardino perde troppo tempo prima della conclusione davanti a Santurro che riesce a salvarsi. Silvestri sfiora la rete a quindici dalla conclusione su lancio di Zane, così come la sfiora all'84' De Lucia per gli ospiti. Ugolotti le tenta tutte ricorrendo alla difesa a tre e spostando in avanti il difensore Petta, che tra l'altro agli sgoccioli verrà anche espulso, ma Viotti è sicurissimo e il Martina vince tutti i palloni nella propria area di rigore, così allo scadere del recupero i pugliesi possono festeggiare una salvezza che era considerata per loro difficile alla vigilia di questi spareggi. Delusione dei tifosi melfitani che fischiano i propri giocatori, giubilo dei sostenitori martinesi che cantano per il risultato raggiunto.

IL TABELLINO DELLA GARA
MELFI: Santurro 6, Cason 6, Amelio 6, Maimone 6, Silvestri 6,5, Petta 4,5, Soumaré 6 (51' Ingretolli 6), Zane 6 (78' Boscolo 6), Canotto 5,5, Longo 6 (58' Giacomarro 6), Tortolano 6. Allenatore: Guido Ugolotti 5,5.
MARTINA: Viotti 7, D'Alterio 6,5, Curcio 6,5, Di Lauri 6, Migliaccio 6,5, Marchetti 6,5, Antonazzo 6, Rajcic 6,5, Baclet 6,5 (72' De Lucia 6), Dianda 6 (59' Kuseta 6), Taurino 6 (50' Berardino 6). Allenatore: Daniele Franceschini 6,5.
Arbitro: Tardino di Milano 7.
NOTE: ammonito Migliaccio (Ma), Tortolano (Me), Taurino (Ma), Berardino (Ma), Canotto (Me), Silvestri (Me), Antonazzo (Ma), Boscolo (Me). Espulsione al 94' per Petta (Me) per proteste.

TOP
Viotti (Martina): il portiere si fa trovare pronto su tutti i palloni che gli avversari tentano di scaraventare dalle sue parti, soprattutto su tiri da lontano. E' tra i migliori della sua squadra. PUNTUALE
Silvestri (Melfi): è quello che gioca meglio nella retroguardia lucana, sbaglia molto poco e riesce a contrastare abbastanza bene Baclet. ATTENTO
La difesa del Martina: in zona centrale sono particolarmente preparati i biancoazzurri, vincono tanti palloni soprattutto con Migliaccio e non concedono occasioni alle punte melfitane. PRECISI

FLOP
La sterilità offensiva del Melfi: gli attaccanti ma sono tutti brevilinei, e Canotto in un ruolo non suo di centravanti non ne indovina una. Poi entrano Ingretolli e Boscolo, ma contro i rocciosi difensori martinesi non si passa. FRENATI
Nessun flop nel Martina: hanno giocato la gara giusta, contro un Melfi che non aveva tanto peso davanti nel primo tempo e in buona parte della ripresa. Anche ficcanti nel contropiede. CONCRETI
Petta (Melfi): non stava giocando male, però nel finale si lascia andare a delle proteste a seguito di un'azione invalidata dall'arbitro, giusta l'espulsione. NERVOSO