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LIVE TMW - Gravina a Sportitalia: "Per la prima volta il bilancio sarà positivo"

LIVE TMW - Gravina a Sportitalia: "Per la prima volta il bilancio sarà positivo"TUTTO mercato WEB
lunedì 5 dicembre 2016, 20:282016
di Tommaso Maschio

18:55 - A breve il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina interverrà negli studi di Sportitalia.

19:00 - Queste le prime parole del presidente Gabriele Gravina: "La Lega è impegnata in un percorso di rivoluzione culturare che insista maggiormente sul territorio e per farlo c'è bisogno di sostenibilità economica, finanziaria, ma anche di valori. Si tratta di un impegno importante che ci è stato riconosciuto dalle società visto il consenso che è arrivato nelle scorse settimane attorno al mio nome e sopratutto al progetto portato avanti in questi mesi".

Sulle parole di Lulic della Lazio: "C'è un problema di educazione e cultura e c'è molto da fare in questo senso. Le dichiarazioni lasciano grande amarezza in chi ama il calcio e sopratutto in chi ama e pretende il rispetto della diginità dell'uomo. Questo è un problema che va oltre il calcio, ma tocca le sfere del vivere civile. È auspicabile una sanzione esemplare nei confronti di Lulic".

Sulla situazione societaria del Milan: "Io posso entrare solo in merito a questioni calcistiche perché non conosco realmente i termini contrattuali e poi si tratta di valutazioni molto delicate".

Su Lapadula: "Parliamo di un giocatore che due anni fa militava in Lega Pro ed è stato capocannoniere, poi è passato a costo zero al Pescara e si è confermato in Serie B. Ora è in Serie A nel Milan ed è diventato un giocatore di riferimento. Questo deve far riflettere gli operatori di mercato sulla qualità che c'è nelle serie minori italiane perché certi acquisti potrebbero portare a una gestione migliore delle risorse delle varie società".

Su Tavecchio: "Lo scenario politico della Federazione è ancora in grandissima evoluzione, non conosciamo la volontà di giocatori e allenatori, mentre conosciamo quella della Lega Pro. La Lega Pro è un luogo dove si sviluppano attività sociali importanti che rappresentano valori umani e sociali che non sono monetizzabili, anche se hanno bisogno di finanziamenti. Noi chiediamo rispetto e vogliamo contribuire alla costruzione della federazione e alla creazione di un modello di calcio diverso. Io voglio capire qual è il futuro del calcio italiano e noi chiediamo una rivoluzione culturale, ma c'è ancora molto da fare. Se Tavecchio rappresenterà tutto questo allora lo appoggeremo".

Sul futuro:: "Ho tanto da fare in Lega Pro, ho da ripagare la fiducia delle società e voglio portare al termine il progetto. Non penso alla Federazione, anzi voglio tornare a fare l'imprenditore in tempi brevi".

Sul taglio delle società: "Il problema non è la quantità, ma la qualità. E per raggiungere la seconda bisogna superare tanti paletti e noi stiamo cercando di andare in questo senso. Quanto tutti i paletti che stiamo fissando saranno rispettati allora verrà naturale una selezione delle società. Un tempo avevamo 108 squadre, poi siamo passati a 90 e ancora a 54 e ora 60 ed è cambiato poco. C'è un problema strutturale che può essere superato soltanto con il rating che la nostra lega sta portando avanti in questi mesi".

Sui nuovi play off: "Sarà un appuntamento importante e sono sempre più convinto dell'allargamento dei play off. Il nostro è un campionato stupendo come si sta vedendo in tutti e tre i gironi. I play off rappresentano il fiore all'occhiello per risonanza mediatica e partecipazione negli stadio e lo abbiamo visto lo scorso anno. Per questo credo che la fase finale articolata come è sarà in questa stagione permette una maggiore regolarità del campionato fino all'ultima giornata. In più la fase finale in un'unica sede che coinvolgerà 3-4 società importanti, ci permetterà di creare un villaggio ad hoc per valorizzare ulteriormente il prodotto. La sede sarà raggiungibile per tutte con strutture di livello sia come capienza sia come qualità dell'impianto per giocare le due semifinali e la finale che sarà secca. Prima di natale decideremo le sedi, ma ancora non ci sono candidate perché a me piace esercitare il potere come ho fatto per la divisione dei gironi. Possiamo fare Parma, Modena, Reggio Emilia che sono tutte piazze straordinarie. Ma ci sono altre realtà da valutare con attenzione. Sentiremo anche il parere dell'Osservatorio perché vogliamo che sia una grande festa dello sport, del calcio e della Lega Pro".

Sulle squadre B in Lega Pro: "La Lega Pro può fare solo formazione, questo è il nostro compito, difficile, sul territorio. Aver individuato in maniera salda la propria missione comporta una serie di riflessioni e lavorare per conto terzi, anche se non in sub appalto, per chi è l'elemento trainante del clacio italiano è doveroso. Serve però che il nostro lavoro venga riconosciuto. Sarebbe un segno d'apertura nei confronti delle leghe maggiori e consentirebbe un accordo tale da non far scoparire nel tempo la nostra Lega".

Sul nome: "Sicuramente tornerà a chiamarsi Serie C, o meglio Lega Serie C".

Su Macalli: "Io rispetto la sua saggezza, ma mi spiace che spesso la impegni nella disamina del risentimento. Macalli non può essere discusso come uomo, ma io l'ho vissuto sotto il profilo politico. Non è vero che non si è fatto nulla perché abbiamo tenuto 18 consigli direttivi e 8 assemblee in 11 mesi. Per la prima volta 59 presidenti di società, senza deleghe, hanno partecipato a un'assemblea e il sessantesimo è stato assente per problemi all'aereo. Per quanto riguarda i bilanci degli anni passati sono emersi tantissimi problemi e noi in 90 giorni abbiamo realizzato tutte quelle mancanze che finora erano state ravvisate. Per la prima volta avremo un bilancio per la prima volta positivo, passando a una perdita di circa un milione di euro e un utile di 2,6 milioni. Si tratta non di un avanzo finanziario, ma della buona gestione della Lega Pro che ha ridotto i costi".