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Lumezzane, pres. Cavagna: "Arbitri scarsi ed il caso Monza falsa tutto"

Lumezzane, pres. Cavagna: "Arbitri scarsi ed il caso Monza falsa tutto"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/tuttolegapro.com
domenica 22 marzo 2015, 19:352015
di Ivan Cardia

Tempi duri per il calcio italiano: dalla Serie A in giù, a far discutere sono sempre gli stessi argomenti: le prestazioni della classe arbitrale e le vicende finanziarie di alcune società che partecipano ai diversi campionati pur in condizioni di palese dissesto economico. Tocca alla Lega Pro ed al Lumezzane, attraverso le parole del presidente Renzo Cavagna, dare voce ad un nuova polemica, dapprima con riferimento agli arbitri, poi alla situazione del Monza. Ecco un estratto dell'intervista rilasciata a tuttolegapro.com: "Quest'anno (gli arbitri, ndr) sono di una scarsezza incredibile. La situazione è molto peggiorata rispetto agli anni passati. La settimana scorsa, a Busto Arsizio, Ekuban è stato espulso per doppia ammonizione per due tocchi di mano, ma né l'arbitro né il guardalinee avevano visto nessuno dei due presunti falli. Sono stati i giocatori della Pro Patria a richiamare la loro attenzione e tutte e due le ammonizioni sono state precedute da lunghi conciliaboli. Ieri, contro il Monza, Genevier ha preso uno spintone (da Cojocnean, ndr), è caduto a terra e l'arbitro ha espulso tutti e due. Anche l'espulsione di Belotti contro l'Arezzo era veniale, per un braccio forse attaccato al corpo. Con questi episodi, che voglia hai di andare avanti? Non avremo il bacino di utenza, ma la società va rispettata. Poi è normale che ci sia un po' di sudditanza verso le squadre con più tifosi, per questo servono arbitri con personalità. C'è l'incapacità di questi governatori del campo, che non si possono nemmeno salutare se non a fine partita quando se la fanno addosso per uscire dal loro spogliatoio. Ma in campo sono dei despoti, dei dittatori, mai distensivi. Si lasciano prendere in giro da portieri che perdono tempo tutta la partita. E ci sono anche i "Figli di": gli arbitri che proseguono la carriera dei padri. Temo che chi vada a fare l'arbitro sia un represso dello sport. Gente che non è riuscita a fare sport e probabilmente lo fa così, trattando in malo modo giocatori e società. Io capisco gli errori, ma non episodi come quelli di Busto: cosa siete lì a fare in tre? O come il rigore dato ieri al Milan: sono milanista ma me ne vergogno. In Serie A ci sono anche gli arbitri di porta, con quella scatolina in mano che forse contiene uno spuntino, non so. A cosa servono? Sono sprechi. Oppure l'arbitro di ieri, che veniva da Caltanissetta: ma fallo venire da Mantova!

Con l'Arezzo abbiamo preso gol su rigore e poi all'ultimo minuto su un calcio d'angolo che non c'era, quando loro erano già contenti del pareggio. E poi c'è il caso del Monza: non paga gli stipendi ma sta giocando. Poi magari a fine anno fallisce e tu hai affrontato una squadra che non aveva titolo di partecipare al campionato. Questo falsa tutto: o le regole valgono per tutti oppure che campionato è?".