Mantova, Di Loreto e Musso in coro: "Servono soldi, non chiacchiere"
Giornate convulse e movimentate in casa Mantova dopo che la Lega ha messo sotto osservazione la ridenominazione di quote del 75% passate da Zoldan a quelle nominali di Folgori e De Sanctis, che ha lasciato i soci Serafino Di Loreto e Sandro Musso al 25%. "Il 15 settembre i soci romani dovevano mettere nelle casse della società 321mila euro e non hanno messo un quattrino, così per rassicurare gli adempimenti di giugno il presidente Musso ha attinto ai fondi della Lega e dei biglietti. - spiega Di Loreto come riporta Tuttomantova.it - Il giorno seguente ho personalmente versato 200mila euro coprendo le mensilità di luglio e agosto e rasserenare lo spogliatoio. Solo al pomeriggio del 16 settembre i romani hanno versato 100 mila euro".
"Ora servono garanzie concrete e soldi, non chiacchiere. - gli fa eco Musso - Serve un milione e mezzo per finire la stagione e noi siamo pronti a mettere 500mila euro per garantire la stabilità. I romani vogliono farlo? Allora saremo felicissimi di affidare a loro la gestione, ma ripeto servono i soldi e non le parole".